FIAT REPRIME CHI L'ACCUSA PER I SUICIDI DI NOLA
Da ieri a 4 operai Fiat -Pomigliano- cassintegrati/deportati da oltre 5 anni a Nola- la Fiat ha inviato 2 pagine di contestazione disciplinare che preludono al licenziamento, vista la raffica di tiritere con le quali vengono accusati
"per avere leso l'immagine della Fiat e la sacralità del capo Marchionne".
Il tutto fa riferimento alle ripetute iniziative di pubblica denuncia messe in atto dal Comitato Cassintregrati Cobas Fiat-Pomigliano , all'indomani dell'ultimo suicidio(il terzo in un anno) avvenuto in Fiat-stabilimento di Nola , quello dell'operaia Maria Baratto, che è stata indotta a togliersi la vita a fronte delle insopportabili condizioni di esistenza patite nel corso dei lunghissimi anni di esclusione dal lavoro.
In particolare , le contestazioni fanno riferimento al simbolico episodio di una forca davanti lo stabilimento incriminato, la rappresentazione a cui sono costretti gli operai davanti ai diktat di Marchionne , responsabile della condizione di dolore e sofferenza quotidiana che spinge al suicidio.
Quelle immagini hanno colto nel segno, stanno inchiodando Marchionne alle sue feroci responsabilità, tanto che alcune giuriste considerano il suicidio di Maria Baratto un " femminicidio" , in quanto lasciata sola a subire i torti della Fiat, che calpesta e distrugge coloro che lottano per i diritti fondamentali e per una vita dignitosa.
Ora la Fiat intende ribaltare le sue colpe addosso agli operai, che hanno avuto il coraggio di smascherare il suo vero volto, facendogli pagare il gesto solidale con i suicidi addirittura con i licenziamenti ! Persecuzione non nuova, anzi usuale, adottata dalla Fiat nei confronti di chi non riesce a plasmare e normalizzare.
Non bastano i reparti confino e le deportazioni degli incompatibili, le smisurate cassintegrazioni, i suicidi, ora anche i licenziamenti, per chi non ci sta a pagare questi duri prezzi per le previsioni sbagliate e gli errori di Marchione, per la debacle con la quale a ridotto la produzione in Italia, le cui tragiche conseguenze ricadono interamente sugli operai .
A QUESTO MASSACRO CI OPPORREMO SEMPRE ,RICERCANDO LA PIU' AMPIA AZIONE COMUNE.
NESSUN LICENZIAMENTO E ' GIUSTIFICATO ! GIAMMAI PER l'IMPEGNO DI EVITARE NUOVI SUICIDI.
PRONTA MOBILITAZIONE, già a partire dalle iniziative convocate in occasione dell'ultima udienza del ricorso contro il licenziamento politico di Mimmo Mignano, il 19/6 ore 9 presidio al Tribunale di Nola; che sarà preceduta dal concerto di varie band musicali martedì 17/6 ore 18 in poi, a Pomigliano d'Arco.
Roma 14.6.14 COBAS LAVORO PRIVATO - CONFEDERAZIONE COBAS