2012
NELLA CRISI AUMENTA LA DISUGUAGLIANZA, DIMINUISCE LA DEMOCRAZIA “ N O N P A G O “
" NON PAGO “ è una riflessione, che può diventare una indicazione e una pratica di autodifesa nei confronti dell’aggravarsi della crisi, creata ed utilizzata da finanza,banche e padroni per sviluppare ulteriori vantaggi profittuali e istituzioni autoritarie.
“ NON PAGO “ è la messa in pratica della dichiarazione di intenti conclamata fin dall’insorgere della crisi nel 2008 “ noi il debito non lo paghiamo”.
UN ’ALTRA VASTO E’ POSSIBILE !
MANIFESTAZIONE il 31 MARZO Ore 15,30
PARTENZA DA PIAZZA DE GASPERI / quartiere S.Paolo
La prevista costruzione di una centrale “a biomasse” a Vasto da 17. MW , a ridosso di una località di pregevolissimo valore ambientale, nel mezzo di attività di piccola imprenditoria, sono uno schiaffo non solo per gli abitanti della cittadina adriatica.
La centrale costituisce un classico esempio di investimento puramente speculativo, che genera deserto economico attorno a se e brucia la possibilità di occupazione alternativa ad un modello di sviluppo ,basato sul consumo energetico , sulla distruzione ambientale , sull’annientamento delle potenzialità turistico- ambientali di una delle zone più belle del medio adriatico.
Manifestiamo giovedì 22 marzo alle ore 15.30 al Parlamento (piazza Montecitorio) in difesa dei diritti e del lavoro
GIOVEDI' 22 MARZO (ORE 15.30) A ROMA al Parlamento (piazza Montecitorio) MANIFESTAZIONE CONTRO IL GOVERNO MONTI, LA CONFINDUSTRIA, I SINDACATI MONOPOLISTI E COLLABORAZIONISTI
Giovedì 22 marzo Monti cercherà di chiudere la trattativa con le cosiddette parti sociali (Confindustria e sindacati monopolisti e collaborazionisti) sull'art.18 e lavoro. Come è stato ripetutamente dichiarato da Monti e dai suoi ministri, con il completo avallo di Pdl, PD e Terzo Polo, il governo e il padronato intendono massacrare ulteriormente i già ridottissimi diritti dei lavoratori dipendenti, togliendo loro anche le residue garanzie conquistate con decenni di lotta.
NO alle CENTRALI a BIOMASSE ! DIFENDIAMO L’AMBIENTE – BENE COMUNE !
MANIFESTAZIONE a VASTO, Ore 15,30
PARTENZA DA PIAZZA DE GASPERI / quartiere S.Paolo
info 328-2121068
Confederazione Cobas Abruzzo
Confermato lo sciopero della scuola durante le prove Invalsi. La furbata MIUR-Invalsi del rinvio delle prove alle superiori non funzionerà.
Nel tentativo di ostacolare la protesta contro i quiz Invalsi e lo sciopero convocato dai COBAS durante i giorni di tali grottesche prove a indovinello, MIUR e “signori Invalsi” hanno fatto la furbata di spostare i quiz alle superiori dall’8 maggio al 15, allontanandole il più possibile dai giorni (9-10-11) in cui si svolgeranno alle elementari e alle medie, essendo prevedibile che alle superiori le proteste avranno la maggior visibilità anche grazie alle organizzazioni e ai collettivi di studenti insieme ai quali manifesteremo e sciopereremo in tante città. E’ risibile sostenere, da parte di MIUR e “signori Invalsi”, che solo ora si sono accorti che ci sono in varie località italiane elezioni amministrative a maggio: le date elettorali sono ben note da molti mesi. Se si voleva evitare sovrapposizioni e coinvolgere comunque tutte le province, nessuna esclusa, c’era tutto il tempo di farlo prima che i COBAS convocassero lo sciopero.
AUMENTA LA LUCE, IL GAS, LA PASTA, LA BENZINA, GOVERNO MONTI, GOVERNO DI RAPINA
10 PAPERONI DETENGONO RICCHEZZE PER UN IMPORTO EQUIVALENTE AL REDDITO DI 3 MILIONI DI COMUNI MORTALI ! AVVIENE IN ITALIA !!
Quella in cui le deboli risorse familiari sono messe sotto torchio dal governo Monti.
Sia attraverso provvedimenti capestro , come quelli sulle pensioni e sul lavoro-art.18.
Sia con nuove tasse e gabelle, vedi addizionali Irpef e prossimo aumento al 23% dell’IVA.
Sia con i carburanti alle stelle , che moltiplicano con le “accise”gli introiti delle casse statali.
Sia con l’l’ulteriore drastico aumento delle bollette luce e gas.
Per queste ultime i rincari previsti da aprile-maggio sono del 9,8 % luce, 1,9% gas .
Un salasso per le misere tasche dei lavoratori-cassintegrati-disoccupati-meno abbienti costretti già a stringere la cinghia , a subire aumenti a raffica dei generi di prima necessità , che lieviteranno ancora di più a fronte dell’aumento della bolletta energetica.
In questa situazione di “ fame e disoccupazione” , le politiche recessive del governo Monti non fanno che tracollare la situazione.
La legge “sulle liberalizzazioni”, appena votata con l’ennesimo voto di fiducia – che esemplifica la burocrazia per dare mano libera ai padroni per investire fuori legge, a scapito della salute dei lavoratori e dell’ambiente – dispone l’imposizione a privatizzare i servizi pubblici , nonostante il voto plebiscitario dei referendum, e che vedrà continuamente rincarati-peggiorati quei servizi.