15 Maggio 2013 – Nuova Giornata di mobilitazione e di Sciopero dei Lavoratori della Logistica
Continua la lotta per un contratto degno.
Il 22 marzo scorso vi è stata una grande giornata di sciopero e lotta che ha interessato molte province e regioni, dal Friuli, al Veneto, alla Lombardia, all’Emilia Romagna e al Lazio, con scioperi e picchetti che hanno coinvolto decine dei principali poli della logistica.
Il motivo della giornata di lotta del 22 marzo era stato l’assoluta indisponibilità delle associazioni padronali ad accettare un tavolo di trattativa per discutere della piattaforma per il rinnovo del CCNL uscita da decine di assemblee dei lavoratori delle cooperative che operano all’interno della logistica.
Il 22 marzo migliaia di lavoratori hanno dimostrato con la lotta che non accettano che altri ( CGIL, CISL e UIL) che non li rappresentano, decidano a Roma sulla loro pelle andando a firmare un accordo che non è mai stato discusso e condiviso.
Dopo il 22 marzo avevamo inviato un documento ai singoli corrieri (Bartolini, TNT, SDA, GLS, ecc.) chiedendo formalmente una loro disponibilità ad incontrare una delegazione di Si Cobas, ADL Cobas e dei lavoratori, sia in forma congiunta, sia singolarmente , per verificare se vi era la possibilità di avviare un confronto che portasse a qualche risultato concreto sulla base della piattaforma presentata. Avevamo anche posto una scadenza per avere una risposta nella data del 19 aprile, data nella quale si è tenuta l’assemblea dei delegati della logistica .Fino a quella data e a tutt’oggi, gli unici riscontri che abbiamo avuto sono state alcune telefonate informali con le quali ci veniva comunicato che la loro associazione di categoria aveva espresso parere negativo ad aprire un tavolo di trattativa e che, di conseguenza, non vi era neppure la disponibilità di ogni singolo corriere ad incontrarci.
E’ sulla base di quello che è successo fino al 19 che l’assemblea dei delegati ha rilevato la necessità di dare una nuova risposta alla indisponibilità ad aprire la trattativa. Visto che gli incontri con i singoli corrieri relativi ad ogni magazzino, già si fanno, è evidente che il rifiuto ad incontrarci per affrontare le richieste presentate con la piattaforma di lotta, per l’insieme dei magazzini di ogni singolo corriere, deriva da una scelta ben precisa, condizionata anche dalle pressioni, oltre che delle associazioni di categoria, anche dai sindacati confederali presenti al tavolo a Roma, dettata dalla volontà di non legittimare su un terreno generale la mobilitazione sindacale che abbiamo avviato.
In questo senso l’assemblea ha deciso di dichiarare l’apertura immediata dello stato di agitazione e la volontà di arrivare ad una nuova scadenza di lotta da effettuarsi il giorno 15 maggio che dia continuità allo sciopero del 22 marzo e che apra anche un nuovo percorso di lotta che si prefigge di mettere sotto pressione ogni singolo corriere, costruendo nel prossimo futuro anche scioperi di filiera che siano in grado di bloccare la circolazione delle merci in modo articolato.
Lo vogliamo dire chiaramente alle nostre controparti che i lavoratori non hanno alcuna intenzione di fermarsi in relazione al percorso avviato, sia che venga firmato il contratto nazionale, sia che non venga firmato. Abbiamo sufficiente pazienza, determinazione e fantasia nel procedere con la lotta che ci consentirà di durare tutto il tempo necessario per riuscire, alla fine, di portare a casa i risultati voluti.
Le lotte hanno indicato una prospettiva oramai irrinunciabile:
il progressivo smantellamento del sistema di sfruttamento basato sulle cooperative.
Lo sanno bene anche i committenti e pensiamo che sarebbe poco intelligente da parte loro coltivare la speranza che questa prospettiva possa essere fermata. In questo senso, rinnoviamo la richiesta di accettare il terreno del confronto ed avere relazioni sindacali con noi corrette onde evitare danni economici “collaterali”, solo per avere voluto testardamente evitare di aprire il tavolo di trattativa.
Aderisce all’iniziativa la Conf. Cobas di Pisa e Bologna