BASTA POLITICHE LIBERTICIDE :ACCOGLIENZA E RISPETTO DEI MIGRANTI !
Di fronte all’ennesima strage di migranti al largo di Lampedusa – che si va ad aggiungere alle oltre 6200 vittime che dal 1994 a oggi hanno fatto diventare il Mediterraneo”la bara della civiltà”- la Confederazione Cobas rifugge dall’ipocrisia dei palazzi del potere e delle istituzioni, che mentre dichiarano il lutto nazionale, continuano nelle politiche di esclusione e repressione dei migranti.
Dalla Bossi-Fini, al Trattato di Shengen,alla Convenzione di Dublino, leggi,direttive e regolamenti UE sono tutti improntati a risolvere le sempre più frequenti ondate migratorie - dei profughi e degli asilanti - attraverso odiosi strumenti punitivi di respingimento e sopruso.
La legge italiana che vieta ai pescherecci di soccorrere i naufraghi, nel suo genere è la più infame di tutte, nega la più antica delle tradizioni marinare sul soccorso, punisce fino al sequestro del peschereccio, i tanti pescatori che continuano a corrispondere ai principi umanitari.
Le responsabilità storiche del colonialismo europeo sono arcinote; così come quelle più recenti della UE con gli interventi militari ”umanitari” in Somalia e Libia, sempre con l’Italia in testa nel fornire truppe e basi per l’aggressione. Il passato e il presente avrebbero dovuto far cogliere alla UE l’occasione per una azione risarcitoria nei confronti dei migranti, che chiedono accoglienza fuggendo da guerre, persecuzioni, schiavitù e fame.
Niente di tutto ciò, si continua a procurare e ad essere complici delle stragi !
E’ del 3 ottobre 2013 il Rapporto in cui cinicamente il Consiglio Europeo, senza farsi carico di considerare il suolo italiano - in particolare l’isola di Lampedusa - territorio a tutti gli effetti europeo, si permette di scaricare sull’Italia l’onere “ dell’accoglienza ai richiedenti asilo-rifugio politico, dell’espulsione di chi non ha bisogno di protezione, dell’evitare che i clandestini proseguano il viaggio verso altri Stati Europei”.
Insomma, alla Fortezza Europa, interessa solo la forza lavoro migrante a basso costo e quando se ne ha bisogno: di accoglienza garantita e ripartita non se ne vuole sapere, mentre la funzione repressiva è delegata ai paesi di sbarco “ al fine di tutelare la tranquillità degli altri paesi europei “!
Questa Europa delle banche e della finanza, dell’austerità e della precarietà, dei CIE e dell’esclusione dei migranti, che piace tanto al governo Letta e ai partiti che lo appoggiano, ci vedrà sempre ostili e conflittuali, oltremodo nel contrastare le liberticide politiche sull’immigrazione, di cui l’Italia porta il triste primato per avere introdotto il reato di clandestinità.
Unanime cordoglio della Confederazione Cobas alle famiglie delle vittime e ai superstiti, alle Comunità dei migranti e all’intero popolo migrante: l’impegno della Confederazione Cobas ad abrogare la Bossi-Fini e le infami leggi razziste, a chiudere i CIE, a rivedere subito il Trattato di Shenghen e la Convenzione di Dublino, a contribuire all’accoglienza dei migranti con ogni mezzo.
Roma 4.10.2013 CONFEDERAZIONE COBAS