Convegno e sit-in Inidonei ancora in piazza La scuola che non c’è. Inidonei/Precari/Itp/Materia Alternativa/Modelli Viventi
Il Convegno organizzato dal CESP il 10 giugno scorso è stato interessante, vivace, ricco di spunti e di “voci” diverse provenienti dal pianeta scuola. Buona anche la partecipazione, con più di 90 persone provenienti dal Piemonte, Toscana, Lazio, Campania, Abruzzo, Molise,Sicilia, Sardegna. Nella prima parte, oltre all’intervento della presidente del CESP, Anna Grazia Stammati, che ha fatto il punto della situazione in merito alla problematiche oggetto del convegno e dell’avvocato Marco Barone, che si è soffermato sugli aspetti giuridici delle stesse, si sono alternati gli interventi della presidente dell’associazione 31 ottobre, Silvana Ronco e di un rappresentante dell’Uaar che sono entrati nel merito della campagna lanciata dai Cobas per l’insegnamento della materia Alternativa e l’istituzione di 25.000 cattedre per 25.000 precari ( così come previsto dalla sentenza del, come esempio di concreta applicazione del principio di laicità nella scuola ( al termine di questa prima parte è anche intervenuto un rappresentante della chiesa valdese, a sua volta interessata alla tema della laicità della scuola).
Nella seconda parte ci sono stati gli interventi di inidonei, precari amministrativi e tecnici, precari che insegnano materia alternativa, modelli viventi, che si sono aggiunti e ben inseriti come nuova componente della “scuola che non c’è” ( anche se gli interventi si sono concentrati soprattutto su inidonei e precari ATA, componente in crescita costante nelle presenze e molto determinata)
Sia all’inizio che alla fine del Convegno i partecipanti sono stati raggiunti da telefonicamente dalla senatrice Puglisi che ha tenuto a rassicurare in particolare i docenti inidonei e i precari amministrativi e tecnici confermando che il suo disegno di legge ha la firma di tutti i gruppi politici, è accompagnato dalla volontà del governo di risolvere la situazione (dichiarata di fronte alle due commissioni cultura di camera e senato), che si sta lavorando alle coperture economiche e che anche il ministro maria Grazia Carrozza ha espresso la volontà di risolvere la problematica questione. Nel pomeriggio si è svolto un sit-in a Montecitorio dove i manifestanti sono stati raggiunti da senatori e deputati del M5S ( i senatori Morra e Catalfo che hanno coinvolto anche una rappresentante della commissione sanità per tutelare i docenti personale affetti da gravi patologie e il deputato Vacca, che ha presentato una risoluzione sugli inidonei chiedendo il superamento della iniqua norma che prevede il trasferimento coatto dei docenti sui profili amministrativi e tecnici). I manifestanti si sono incontrati anche con il portavoce del presidente della camera, Boldrini, che ha attentamente ascoltato quanto rappresentato dai docenti inidonei in particolare, ha confermato che il presidente della camera è informato sulle questioni attinenti i docenti inidonei e che lui personalmente si aggiornerà presso la commissione bilancio della camera e terrà aggiornati i docenti sugli sviluppi. I docenti e il personale ATA si sono dichiarati soddisfatti sia per il livello della discussione e la varietà dei temi trattati nel convegno che per gli incontri avuti nel pomeriggio e gli impegni dei senatiri e deputati incontrati e contattati ed hanno comunemente deciso quali saranno le tappe successive della mobilitazione:
1) Monitoraggio della situazione degli inidonei e del personale precario amministrativo e tecnico,e richiesta di incontro al MIUR per chiarire ulteriormente la questione del riconoscimento dell’intero punteggio del personale precario amministrativo e tecnico e dei postieffettivamente disponibili per le immissioni in ruolo;
2) Definizione della campagna per la laicità della scuolae coinvolgimento delle associazioni presenti al Convegno ( Valdesi, 31 ottobre, UAAR ) per la predisposizione di un testo comune con l’immediata richiesta dell’attivazione della materia alternativa nelle scuole;preparazione di specifici incontriper predisporre i progetti da presentare nelle scuole per l’insegnamento della materia alternativa con l’attuazione di corsi di Storia dell’arte finalizzati a promuovere nelle scuole la conoscenza del patrimonio artistico italiano e della sua storia;
3) A luglio organizzazione di presìdi presso il senato e la camera nel caso di mancata, definitiva soluzione della problematica degli inidonei.