Docenti Inidonei – Precari- ITP ex Enti locali Chiesto un tavolo tecnico di consultazione Al Ministero della pubblica Istruzione
Circa 200 tra docenti Inidonei – Precari- ITP ex Enti provenienti dall’Abruzzo, dalla Campania, dal Lazio, dalle Marche, dalla Sardegna, dalla Sicilia, dalla Toscana, hanno svolto oggi, 12 marzo 2013, un sit-in al Ministero della pubblica istruzione per protestare, con i Cobas, contro il nuovo decreto interministeriale alla firma del MIUR-MEF- Funzione pubblica ( nel quale si dispone il passaggio coatto dei docenti malati sui profili amministrativi e tecnici della scuola e si impone agli insegnanti ITP soprannumerari di passare sui posti dei collaboratori scolastici - ex bidelli, determinando il definitivo licenziamento dei precari amministrativi e tecnici ).
I partecipanti sono stati ricevuti da funzionari della Direzione generale del personale e dalle relazioni sindacali e, dopo essere entrati nel merito della nuova bozza di decreto interministeriale criticando duramente il testo, hanno chiesto l’apertura di un tavolo tecnico di consultazione con la presenza dei diretti interessati.
I lavoratori e le lavoratrici hanno consegnato ai funzionari il documento congiunto preparato nel Convegno del 9 febbraio scorso “ La Scuola che non c’è: Inidonei/precari/soprannumerari”, con le specifiche piattaforme ed hanno dichiarato di non sentirsi rappresentati dai sindacati concertativi, che hanno dimostrato di non tutelare i diritti di inidonei e precari amministrativi e tecnici, come dimostrano le decine di revoche piovute in questi mesi nei confronti delle OOSS “rappresentative”.
L’amministrazione da parte sua, pur giudicando migliorativa la nuova proposta, ha affermato di non avere alcun interesse al passaggio dei docenti inidonei sui profili amministrativi e tecnici e di giudicare, anzi, ingiusto il provvedimento, che è però un atto dovuto, vista la legge istitutiva, che occorrerebbe abrogare.
Di fronte alle critiche serrate della delegazione nei confronti del decreto e dell’operato delle OOSS, i funzionari hanno dichiarato che avrebbero riportato la richiesta di costituzione del tavolo tecnico al Capo di Gabinetto per una sua valutazione, richiesta che la delegazione ha poi formalizzato nel pomeriggio.
Al termine della giornata i docenti e i precari, valutato positivamente l’andamento e la partecipazione al sit-in, che ha visto una significativa presenza dei precari amministrativi e tecnici, hanno deciso di continuare la mobilitazione sui territori ( a Roma si manifesterà al Parlamento in occasione dell’insediamento del nuovo Governo ), di verificare la disponibilità all’apertura di un tavolo tecnico, per assicurarsi del definitivo ‘congelamento’ del decreto e di riconvocarsi entro un mese nuovamente a Roma, per una nuova manifestazione.