Emanuele e Cristian sono liberi!
Nella foto Cristian e Lele scendono alla stazione accolti dai NO TAV di Bussoleno !!! Sono finalmente liberi.
Fa naufragio ancora una volta la montatura degli inquirenti, costretti a scarcerarli velocemente per mancanza di qualsiasi appiglio giuridico,che non fosse la loro partecipazione alle battaglie NO TAV.
La sollecita mobilitazione collettiva ha reso possibile la loro liberazione.
Le felicitazioni per Cristian e Lele da parte della Confederazione Cobas.
INTANTO A TORINO il 14/2 RIPRENDE IL PROCESSO NO TAV
Nel carcere delle Vallette avrà inizio il dibattimento per il processo ai NO TAV denunciati a gennaio 2012. Dopo aver incorporato altri 7 NO TAV nel maxi procedimento la Procura ha deciso di svolgere il processo nell'aula bunker,
le cui motivazioni per l'uso sono legate all'affollamento delle aule del tribunale di Torino e questioni di ordine pubblico. La verità è che questo processo vuol essere tenuto nascosto alla città portandolo in un luogo lontano sperando così facendo di nmascondere le ragioni del movimento NO TAV.
Per questo motivo mentre l'udienza nell'aula bunker sarà seguita da una delegazione di imputati/e, un Presidio si terrà in Pza Castello h 9,30
per continuare a comunicare alla città le ragioni del movimento NO TAV :.
CRISTIAN E LELE LIBERI SUBITO , SIAMO TUTTI NO TAV
Ancora 2 arresti per la lotta NO TAV. Cristian e Lele , valsusini del Comune di Mattie, sono stati arrestati nella serata di venerdì 8 febbraio, mentre il popolo NO TAV produceva l’ennesima iniziativa di resistenza contro il cantiere militarizzato della Maddalena.
Un centinaio di NO TAV si sono portati alle reti iniziando a tagliarle -oltrepassandole e liberando territorio- dimostrando così quanto sia inutile e dispendioso il poderoso apparato militare , di fronte ai valsusini che rivendicano libertà di movimento e sovranità popolare.
I militari hanno di nuovo gasificato i presenti e il territorio, meritandosi la legittima difesa dei NO TAV fatta coi sassi e altre suppellettili .
Nel rastrellamento, sono stati prima fermati e poi arrestati Cristian e Lele perché trovati in possesso di “ guanti e maschera antigas” – normali protezioni individuali per non rischiare la salute, a fronte dei famigerati e tossici “ gas CS” , usati in guerra,vietati in ordine pubblico- con l’imputazione di “ resistenza e danneggiamento in concorso”.
Arresti con detenzione “amministrativa e preventiva”, tipici delle forze occupanti ( vedi israeliani in Palestina e turchi in Kurdistan) quando hanno carta bianca dai governi che decretano “lo stato di guerra” al di fuori e contro la Costituzione.
A Cristian e Lele , ai resistenti valsusini , va la solidarietà e l’affetto della Confederazione Cobas , da sempre impegnata, in quanto NO TAV, a fianco di tutte le comunità e le lotte contro le “ opere inutili e dannose”, il saccheggio dei beni comuni, la precarietà dilagante e la mancanza di reddito.
CRISTIAN E LELE LIBERI SUBITO, LIBERI TUTTI.
Roma 11.2.13 CONFEDERAZIONE COBAS