Un profondo ringraziamento ai colleghi/e che hanno reso possibile
IL NOTEVOLE SUCCESSO (+15% rispetto al 2012) DELLA PRESENTAZIONE NELLE SCUOLE DELLE LISTE RSU COBAS. E ORA IL MASSIMO IMPEGNO VERSO IL VOTO DEL 3, 4 E 5 MARZO.
Care/i colleghe/i, docenti ed ATA,
si è conclusa positivamente la prima fase della campagna elettorale RSU, malgrado la profonda ingiustizia e antidemocraticità di elezioni ove si mischia la rappresentanza di istituto con quella nazionale e non si può votare per un’organizzazione – affinché essa abbia tutti i diritti sindacali - a livello nazionale se non candidandosi nel proprio istituto per tale organizzazione;
elezioni ove ci si batte con le mani legate e imbavagliati/e perché ai COBAS é stato sottratto anche il diritto di fare assemblee nelle scuole mentre i sindacati monopolisti usano migliaia di funzionari che hanno spazi illimitati in ogni istituto.
Siamo riusciti a livello nazionale a depositare circa il 15% di liste in più rispetto alle precedenti elezioni del 2012, tenendo conto della diminuzione del 17% delle scuole sul territorio nazionale (da 10230 istituti agli attuali 8550, circa). Questo risultato ha richiesto un grande sforzo ai nostri/e militanti più impegnati, perché hanno dovuto sormontare la stanchezza di RSU “storiche” che, dopo 14 anni di lavoro in queste strutture, ne hanno potuto verificare i profondi limiti (sempre da noi denunciati) in termini di poteri effettivi, nonché in varie occasioni hanno sofferto le rilevanti difficoltà di rappresentare colleghe/i che, dopo magari aver espresso lamentele e mugugni per la gestione antidemocratica da parte dei presidi/dirigenti scolastici di tanti istituti, lasciano soli gli eletti/e RSU COBAS al momento dell’inevitabile conflitto con l’autorità. Ciò malgrado, tante/i di essi/e (la netta maggioranza) alla fine hanno deciso di riprendere su di sé il “fardello”, coscienti del fatto che grazie al loro impegno, oltre alle battaglie generali e nazionali condotte dai COBAS, è stato finora possibile, e lo sarà anche nell’immediato futuro, cercare di migliorare, o comunque di non peggiorare, la scuola pubblica di tutte e di tutti, nonché le condizioni di lavoro di docenti ed ATA, e di istruzione per gli studenti.
Tanti/e di voi hanno superato la pur comprensibile posizione del “non voglio rappresentare colleghi/e di cui non ho stima”, capendo che non si tratta certo di sostenere quei non pochi colleghi/e che purtroppo fanno i Ponzio Pilato o, peggio, collaborano alla scuola-azienda, alla scuola-miseria e scuola-quiz e tengono bordone a tanti, troppi presidi-padroni che trattano oramai le scuole come loro proprietà. Ci siamo, insomma, reciprocamente confermati che, al contrario, spetta a noi utilizzare le RSU per contrastare tali deleterie posizioni e per diffondere quanto più possibile le idee e le proposte COBAS in difesa della scuola pubblica e dei suoi protagonisti (docenti, ATA, studenti), essendo la RSU oltretutto l’unico organo che ci permette di effettuare assemblee con i lavoratori/trici in orario di servizio.
A tutti/e voi, a chi ha accettato di ripresentarsi, a chi lo ha fatto per la prima volta, a coloro che hanno lavorato senza tregua per la presentazione, a chi ha raccolto le firme e a chi ora inizierà il lavoro nelle Commissioni elettorali e per la formazione dei seggi, va il nostro più profondo ringraziamento, accompagnato dall’augurio che altrettanto forte sarà l’impegno nei prossimi giorni affinché al successo nella raccolta delle liste faccia seguito analogo, o possibilmente superiore, risultato positivo al momento del voto. Ottenere un successo nelle votazioni del 3, 4 e 5 marzo significa ovviamente ottenere il massimo di elette/i nel maggior numero di scuole; ma anche raccogliere per le liste COBAS il più alto numero di voti, per incrementare la nostra media nazionale, quella che viene ferocemente penalizzata dal fatto di non poter “gareggiare” in tante scuole ove, non avendo la lista, tanti/e docenti ed ATA - che, pur non essendo disponibili a fare le RSU ci avrebbero votato per la rappresentanza nazionale - non lo potranno fare. E a tal proposito invitiamo, nelle scuole ove non è presente una nostra lista, a non votare, tenendo conto che, laddove non si supera il 50% dei votanti, le elezioni non sono valide e tali voti non vengono conteggiati nel computo elettorale.
Certi/e del massimo impegno generale nei prossimi giorni che precederanno il voto, inviamo un caro saluto e un abbraccio a tutte e tutti i protagonisti di questa bella, ancorché faticosa, tappa della nostra pluridecennale battaglia in difesa e per il miglioramento della scuola pubblica e delle condizioni di vita, di lavoro e di studio dei suoi protagonisti.
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS
9 febbraio 2015