Chi ha paura di una società plurale?

La bieca censura di Forza Nuova e l’insulsa teoria del complotto

La povertà educativa che emerge dalla mozione presentata dal consigliere di Forza Nuova del Comune di Trieste, contro il Convegno organizzato dal CESP- Centro Studi per la Scuola Pubblica e da Red-Rete educare alle differenze, sul tema“Che genere di scuola: educazioni differenti per una società plurale”, il 20 aprile scorso, e che la giunta ha accolto per mano del vicesindaco, l’8 ottobre, è degna dell’oscurantismo culturale di cui Forza Nuova è promotrice.

Nella mozione, l’illuminatoConsiglio Comunale di Trieste, “invita il Sindaco e gli assessori competenti ad organizzare una campagna di sensibilizzazione per informare gli studenti e i ragazzi degli alunni dei pericoli della teoria gender e delle “colonizzazioni” ideologiche che distruggono”,a partire proprio dal Convegno organizzato dal CESP, nel quale si parlava, pubblicamente e democraticamente, di quale scuola occorra oggi, in una società plurale, a difesa di quelle differenze che, lo voglia riconoscere o meno Forza Nuova, esistono nella nostra società come nella nostra scuola.

Naturalmente nella mozione, dove è scritto informazione, bisogna leggererepressione, visto che si vorrebbe contestare il semplice diritto che il CESP esercita, di informare docenti, studenti, genitori degli alunni, cittadini e cittadine, dei pericoli insiti, non nelle inesistentiteorie gender, ma in quelle di chi nega la diversità e vorrebbe colonizzare ideologicamente famiglie e istituzioni, scagliandosi contro i progetti delle scuole rivolti alla prevenzione e al contrasto dell'omofobia e delle discriminazioni. Con la propria attività il CESP interviene, infatti, in difesa degli studenti e a sostegno delle famiglie di studenti e studentesse non omologate e non conformate alle idee dei consiglieri del Comune di Trieste e liberi di esserlo (almeno sino ad ora), mentre lo sparuto e un po’ ridicolo manipolo di “patrioti” che ha cercato il 20 aprile scorso di turbare la normalità e la serenità di un convegno collocato nella vita quotidiana di una realtà multiculturale, si pone contro di loro, così come contro la libertà di insegnamento e l’impegno pluriennale del CESP su questi temi.

Nella sua campagna Forza Nuova usa, peraltro, vecchi metodi che richiamano sinistramente un passato che si vorrebbe far ridiventare presente, stilando una mozione che appare come una vera e propria lista di proscrizione, con i nomi e i cognomi dei relatori del convegno, del loro profilo, delle idee e del loro percorso, fomentando un clima di intolleranza e intimidazione, che rende drammaticamente attuali vecchi e conosciuti drammi, di fronte ai quali occorre agire e reagire con la determinazione e la costanza di un impegno irremovibile. La lista di proscrizione presentata dal consigliere di Forza Nuova appare, però, incompleta, manca infatti un nome, quello di Anna Grazia Stammati, Presidente del CESP- Centro Studi scuola pubblica, associazione culturale che ha nei Laboratori scuola-società un proprio punto di forza e nel Laboratorio sull’omofobia a scuola e nella società, un elemento centrale, con il quale scavare nel fondo delle motivazioni che ancora oggi sono alla base di una diffusa omofobia e con il quale continuare a diffondere il modello del rispetto e del confronto, facendo di questo modello la nostra forza.

Anna Grazia Stammati, Presidente CESP

12 ottobre 2018

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

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