Un’altra grande giornata di lotta delle maestre/i Diplomate Magistrali nel quadro dello sciopero generale

Contro il contratto miserabile e per l’assunzione stabile di tutti i precari/e

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Nel corteo nazionale a Roma 10 mila docenti ed ATA lanciano un forte monito al prossimo governo: cancellare l’inqualificabile sentenza del Consiglio di Stato e restituire a tutti i lavoratori/trici quanto perso in 10 anni di blocco contrattuale. Corteo anche a Cagliari.

Un’altra grande giornata di lotta, dopo quella dell’8 gennaio, delle maestre Diplomate Magistrali (DM) contro l’ignobile sentenza del Consiglio di Stato che ne ha messo a forte rischio il posto di lavoro e i diritti acquisiti, nel quadro più generale dello sciopero e della mobilitazione dei docenti ed ATA di tutti gli ordini di scuola contro un contratto miserabile, che, dopo 10 anni di blocco e di perdita salariale che ha superato il 20%, offre una insultante “mancetta” di 45-50 euro mensili nette e introduce negli obblighi contrattuali una parte delle schifezze della legge 107, con il sostegno e il consenso unanime di Cgil, Cisl e Uil. Le maestre/i DM hanno scioperato in massa e sono arrivate a Roma da ogni regione d’Italia; buona anche la partecipazione delle altre maestre/i della scuola primaria e dell’infanzia, e soddisfacente anche quella dei docenti ed ATA delle medie inferiori e superiori.

Il corteo ha attraversato il centro di Roma, su un itinerario di solito interdetto, ottenuto grazie alla presenza combattiva di tanti lavoratori/trici della scuola, purtroppo sotto una pioggia battente che non ha risparmiato neanche per un minuto i manifestanti, così come la neve aveva intralciato l’arrivo a Roma di vari pullman, ostacolati nell’ingresso in città anche dal traffico caotico delle giornate di forte pioggia. Nei comizi conclusivi a Piazza del Pantheon, oltre ai COBAS e agli altri sindacati conflittuali promotori dello sciopero, hanno preso la parola decine di maestre DM, oltre a docenti ed ATA indignati/e per il contratto miserabile. Nei vari interventi sono stati ribaditi con forza gli obiettivi della mobilitazione, inviando un forte monito al governo post-elezioni: rifiuto di un contratto indegno e richiesta del pieno recupero salariale almeno di quanto perso nel decennio di blocco contrattuale; conservazione del posto in “ruolo” o nelle GAE per le maestre/i DM che vi si trovano; riapertura delle GAE per tutti/e i precari/e abilitati; immissione “in ruolo” per chi ha 3 anni di servizio. Vari interventi hanno riaffermato il NO allo strapotere dei presidi, ai ridicoli quiz Invalsi, all’obbligo di una Alternanza scuola-lavoro inutile e dannosa e al mancato rientro dei “dispersi” in tutta Italia dall’algoritmo MIUR. Forte anche la richiesta del ripristino della democrazia sindacale nelle scuole e la restituzione a tutti/e del diritto di assemblea in orario di servizio, nonché la denuncia delle regole antidemocratiche nelle elezioni RSU e nella misurazione della rappresentatività nazionale, che penalizzano brutalmente i sindacati alternativi, per riaffermare il monopolio dei sindacati di Palazzo.

Infine, dagli interventi è venuta fortissima la proposta di un’Assemblea nazionale delle maestre/i DM per decidere i prossimi appuntamenti di lotta. Un corteo molto partecipato di maestre DM, precari/e, docenti ed ATA “stabili” si è svolto anche a Cagliari. 

Piero Bernocchi    portavoce nazionale COBAS

23 febbraio 2018

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

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