comunicato Cobas Bologna su arresto Aldo Milani del SI Cobas

COMUNICATO COBAS BOLOGNA del 30 gennaio 2016

Abbiamo appreso con soddisfazione della scarcerazione di Aldo Milani e che l'avvocata Marina Prosperi  esprime fiducia sulla rapida affermazione della sua estraneità ai fatti  contestati.
Con l'arresto di Aldo Milani dirigente del SI cobas  si è messa in moto la macchina del fango volta a travolgere la credibilità di tutti i sindacati di base e in particolare del ciclo di lotte del settore della logistica degli ultimi anni. 
I sindacati confederali - con una sconcertante adesione al principio della presunzione di colpevolezza - non hanno perso un minuto per stappare lo spumante, per affermare che i sindacati di base speculano sulla pelle dei lavoratori per fare i propri interessi personali.

E' l'accusa più infamante, che vorrebbe appunto minare la credibilità delle organizzazioni extraconfederali agli occhi delle lavoratrici e dei lavoratori e non stupisce che venga cavalcata insieme da padroni, polizia e sindacati confederali. Le lotte del sindacalismo di base hanno infatti rotto il velo sul mondo dello sfruttamento  che attraversa interi settori dell'economia italiana, sulla divisione del lavoro che crea e gestisce un serbatoio di decine e decine di migliaia di donne e uomini stranieri al di fuori della cornice di regole, peraltro sempre più precarie, del mercato ufficiale del lavoro. In questo modo le lotte dei lavoratori della logistica hanno rotto il velo anche sull'acquiescienza e responsabilità dei sindacati di stato .
 Cooperative, Consorzi, aziende di varia natura  usano la strategia del subappalto sul subappalto, frodano il fisco, non applicano i contratti nazionali quando non sono gestite direttamente dai caporali come avviene per interi cicli di produzione agricola. Un mondo di illegalità diffusa ben noto , ma  mai divenuto oggetta di azione diretta dello stato e delle forze dell'ordine.  In questo mondo di confine hanno preso vita le lotte dure di questi anni, tra violenze, repressione , minacce. Il sottobosco mafioso degli appalti e delle mazzette è il nemico contro cui combattono i lavoratori e le lavoratrici per affermare i propri diritti. 
Il mondo del lavoro migrante supersfruttato oggi non è più solo oggetto di inchiesta e denuncia, è divenuto soggetto attivo nella rivendicazione dei propri diritti. Questo è il risultato delle lotte che sono partite dal settore della logistica grazie alle attività dei sindacati di base.
Abbiamo già precisato ai media che il nostro sindacato è un'organizzazione del tutto distinta da qualla oggetto di indagine giudiziaria, è scontato ma doveroso aggiungere che i COBAS hanno sostenuto e continueranno a sostenere tutte le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici  della logistica.

                                                              COBAS BOLOGNA

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