Riuscitissimo lo sciopero del 28 febbraio alla CTT Nord di Pisa
E così venerdì 28 febbraio lo sciopero regionale del trasporto pubblico locale, proclamato dai sindacati di base (tra cui i Cobas) per tutta la giornata e dalla Uil/trasporti per 8 ore, ha visto gli autoferrotranvieri determinati a non farsi scippare centinaia di euro al mese dalle buste-paga, a non farsi aggravare i turni e le condizioni di lavoro, a rivendicare la natura pubblica del trasporto urbano e il diritto dei cittadini a una mobilità di qualità.
Tutte questioni poste all’ordine del giorno dalle sciagurate pretese delle società di cancellare gli accordi integrativi e della Regione di bandire una gara d’appalto del trasporto pubblico locale improntata alla drastica riduzione delle risorse e alla spinta alla privatizzazione del servizio.
A Pisa, malgrado Cgil, Cisl, Faisa e Ugl si siano fatte in quattro per mettere in servizio, soprattutto al mattino, i propri autisti fedelissimi, lo sciopero alla CTT ha raggiunto la percentuale del 65-70%.
Che è un risultato di tutto rispetto per non fare considerare chiusa la partitaccia ingaggiata da più di un anno dalla presidenza e dall’amministratore delegato della società.
(Pisa, 1 marzo 2014)
per Cobas Lavoro Privato
Federico Giusti e Marcello Pantani