Il 16 novembre un’altra giornata di lotta formidabile !
Dalla Terra dei Fuochi alla Val Susa , passando per Pisa e Parma, una marea umana in piena si sta impegnando per costruire un’altra Italia , liberata dalla malavita politica e organizzata , dalle opere devastanti e mortali , dalla precarietà dell’esistenza , dall’essere esclusi e trattati al pari dei rifiuti.
Ben oltre 60.000 a Napoli. Un fiume in piena contro il “biocidio” che ha distrutto un intero ecosistema e per fermare la strage degli innocenti, promossa da industriali e camorristi con il business delle discariche di rifiuti tossici nella Terra dei Fuochi. Questi criminali assassini vanno ricercati,stanati, perseguiti, per rendere - dopo il danno - almeno giustizia al popolo inquinato e ai parenti delle vittime, tramite bonifiche certe, rapide e gestite con il controllo popolare e una congrua azione risarcitoria.
Ancora in 30.000 in Val Susa, per ribadire il rifiuto di un’opera inutile-costosa-dannosa, alla vigilia del vertice Italia-Francia con il quale la “ ragion di stato della Tav ad ogni costo” intende sfidare la volontà popolare. Importante la partecipazione delle numerose delegazioni da ogni dove, tra cui spiccavano i NO Tav francesi, il movimento per il diritto all’abitare, i NO Muos ; soprattutto la delegazione aquilana, composta da cittadini e amministratori locali intesi a rafforzare con azioni concrete il gemellaggio tra questi 2 territori, che hanno espresso la volontà comune di “ lottare per la ricostruzione de L’Aquila con i soldi destinati alla Tav”.
In tanti a Pisaper sostenere il diritto all’occupazione degli spazi, ad avere una sede pubblica per svolgervi attività socialmente utili, che il Comune e altre istituzioni continuano a negare e/o a rimanere indifferenti a questa riconosciuta necessità.
Così come a Parma, dove si è bloccato l’avvio del famigerato inceneritore, contestato da gran parte della popolazione e per il quale la Rete Rifiuti Zero e il Forum Acqua hanno contribuito a dare vita a due manifestazioni nazionali per impedirne l’apertura al gestore Hera.
A questo “ urlo tonante” che si è sentito in tutta Italia,i Cobasvi hanno preso parte con nutrite delegazioni, e si apprestano a farlo il20 novembre a Roma (h 16, p.za Campo de Fiori, limitrofaall’ambasciata francese)e negli appuntamenti vitali di questo scorcio di fine anno.
Una mobilitazione continua, sociale e popolare, che sta imprimendo priorità e ritmi molto diversi dalle scontate e stantie agende politico-governative.
Quando avviene che sono i movimenti sociali ad incalzare le istituzioni, si scatena un moto convettivo che contagia ovunque – oltre le città anche le periferie - è il segnale distintivo che sta per accadere qualcosa di significativo , per cui vale la pena partecipare ed impegnarsi per riappropriarsi dei bisogni-diritti negati , per imprimere una svolta nel Paese.
Roma 17.11.13 Confederazione Cobas