Nessun gioco sporco sulla BELTRAME !
La situazione dell’Acciaieria Beltrame di San Didero sta diventando sempre più drammatica per i 360 lavoratori dello stabilimento e per le loro famiglie.
Da una parte il Gruppo Beltrame ha ormai fatto capire di considerare il mercato siderurgico italiano come secondario se non residuale, e che altri sono i mercati in cui investire centinaia di migliaia di euro, come Francia e Argentina.
Dall’altra questa ennesima chiusura di attività investe una Val di Susa già fortemente penalizzata dalle politiche di deserto industriale e dalle grandi opere di sperpero di denaro pubblico e di devastazione ambientale e sociale.
Oggi difendere il posto di lavoro dei dipendenti Beltrame significa stare a fianco di lavoratori colpiti due volte, nel loro futuro occupazionale e nel territorio in cui vivono.
A loro serve solidarietà vera e concreta, sostegno effettivo in una battaglia sempre più difficile.
Quello che a loro invece non serve è che vi sia chi rimesta nel torbido e – come l’assessore regionale Porchietto – cerchi di approfittare della situazione per creare una frattura tra i lavoratori Beltrame e la popolazione della Valle di Susa proponendo come ammortizzatori sociali i fondi compensativi per chi accetta il Tav, ovvero un progetto devastante che ha ormai ampliamente dimostrato di non garantire alcuna occupazione se non lavoro servile, intriso di mafia e consentito solo da una occupazione militare.
Di questi protettori sicuramente non ne abbiamo bisogno.
San Didero, 4 aprile 2013
Cobas BELTRAME
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