La giornata del 27 settembre a Pomigliano

La giornata del 27 settembre a Pomigliano

Da Pomigliano d’Arco a Napoli, la giornata di mobilitazione del 27/9 per il reintegro dei cassintegrati e contro i sabati lavorativi in Fiat,per l’internalizzazione dei lavoratori delle partecipate e in appalto dell’Igiene Ambientale,per il diritto al lavoro-reddito per le migliaia di disoccupati, è stata intensa,varia e partecipata.

Oltre ai campani del Comitato cassintegrati Fiat, del Cobas Astir e della sede di Napoli,del Comitato di lotta Irisbus, dei disoccupati dei Banchi Nuovi,del Laboratorio Ska e degli studenti della zona Flegrea, c’erano le delegazioni del Cobas-Mirafiori e della sede romana, i lavoratori della logistica SI-Cobas, i compagni del LOA Acrobax e dell’ex Carcere di Palermo e altri ancora.

Allo sciopero convocato dal Cobas Lavoro Privato in Fiat il 27/9, a partire dall’entrata del 1° turno delle ore 06, la Fiat ha risposto con la provocazione dell’anticipazione dell’apertura dei cancelli dalle ore 23 del 26/9. Dimostrando così tutta la debolezza dei diktat Marchionne di fronte allo sciopero annunciato, ovvero la preoccupazione da parte datoriale che l’imposto regime da caserma in fabbrica non abbia il consenso più volte sbandierato.

Così che le centinaia di compagni/e raggruppati nell’area di accesso allo stabilimento di Pomigliano, si sono trovati di fronte a questa “ novità”, con l’aggiunta di un enorme schieramento di forze dell’ordine, che vietavano il proseguire verso le entrate-cancelli Fiat.

Tanto che il presidio,vista la “sorpresa”dell’entrata anticipata che ha reso vano qualsiasi picchetto, ha deciso di spostarsi sulla limitrofa statale 162 che porta alle autostrade, bloccandone le corsie

dalle ore 5,30 alle ore 7,30.

Fra le lunghe file di atomezzi che il blocco ha prodotto, sono comunque incappate una decina di auto e qualche pulmino dei lavoratori Fiat, a cui probabilmente non era giunta in tempo l’imposizione Fiat di anticipare il lavoro dalle ore 23 del 26/9.

Da Pomigliano ci si è poi spostati a Napoli in Piazza Garibaldi, dove alle ore 10,30 è partito il corteo forte di oltre 2000 persone, che lungo il “ rettifilo” si dirigeva verso l’annunciata Piazza Plebiscito; salvo poi biviare in fretta verso via Marina inseguito dalle forze dell’ordine colte di sorpresa.

Percorsa via Marina, il corte giungeva e si posizionava sotto la sede della Direzione Generale del Lavoro, dove una folta “delegazione” lo aveva preceduto entrando ed occupando alcuni uffici.

L’iniziativa, mentre  metteva in tilt la già caotica mobilità napoletana, riprendeva il cammino andando ad occupare la sede C.G.I.L. in Via Torino e quando la polizia  a imposto lo sgombero e fatto chiudere le saracinesche della sede è volato un fitto lancio di uova all'indirizzo della C,G,I,L.  Dopodiche il corteo  si scioglieva concludendo questa

intensa giornata di lotta(andata in onda nei telegiornali Sky,Rai News24,TG5 ,TGR3 e altre reti regionali campane) con i promotori che ricordavano le prossime iniziative contemplate nella settimana di lotta del 12-19/x , con lo sciopero generale del 18 ottobre.

Infine è stata sollecitata ai campani la partecipazione alla protesta del pomeriggio a Giugliano, a fianco della popolazione che si batte per  bonificare le numerose discariche abusive di rifiuti speciali e contro la volontà della Giunta Caldoro di costruire un inceneritore per bruciare le montagne di “ ecoballe”.

Confederazione Cobas

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

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