I soldi non mancano: stabilizziamo le precarie del CNR di Pisa

CNR

Sosteniamo le rivendicazione delle precarie (15 su 16 sono donne) dell'Istituto Informatica e telematica del Cnr di Pisa, precarie che in questi anni hanno contribuito a fare dell'Istituto una delle punte avanzate nel settore informatico, con un fatturato di 11 milioni di euro e la registrazione di innumerevoli domini. Trattasi di lavoratrici che da numerosi anni sono impiegate nel Cnr, precarie anche da 10 anni e per le quali, allo stato attuale, si prospetta solo il licenziamento.

Il licenziamento, anzi la mancata riconferma (e meglio ancora la loro mancata stabilizzazione) è spiegabile solo in apparenza con l'automatizzazione del servizio registrazione dei domini, visto che la specializzazione di queste lavoratrici renderebbe possibile un altro utilizzo all'interno dell'Istituto di informatica, a cui certo non mancano progetti di ricerca e fondi economici.

Del resto, se pensiamo che il CNR fa ricorso ai contratti interinali, risulta inspiegabile il licenziamento di precari come anche l'attuazione di una politica che tende a spostare alcuni processi lavorativi e di ricerca lontano dalla città di Pisa. Si confermino le 16 precarie e non si depotenzino i centri di ricerca!

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