2010
20 gennaio a Palermo Convegno nazionale CESP - Cobas "Aprea-Brunetta-Gelmini: che ne sarà della scuola?"
Palermo – I.T.C.G. "Duca degli Abruzzi" via Fazio, 1
Mercoledì 20 gennaio 2010
19 gennaio a Massa Carrara Convegno nazionale Cesp - Cobas "Precarizzazione del lavoro, gerarchizzazione dei docenti e democrazia"
Precarizzazione del lavoro, gerarchizzazione dei docenti e democrazia
Le conseguenze negative delle riforme Gelmini sull’organizzazione didattica e sulla formazione culturale
(ddl Aprea, decreto Brunetta, riforma superiori, carriera docenti)
MARTEDÌ 19 GENNAIO 2010
Ore 8.30-13.30
IPPSAR "G.Minuto" (via delle Pinete - Marina di Massa)
L’OSCENA IPOCRISIA DI RAZZISTI E XENOFOBI. Il tetto per gli studenti “stranieri” e Rosarno
Mentre si materializzano a Rosarno i criminali risultati di anni di razzismo e xenofobia, diffusi a piene mani dal berlusconismo e dal leghismo (e non solo), con pogrom e deportazioni, dà la nausea l’oscena ipocrisia di una Gelmini, che, improvvisamente “preoccupata che non si creino ghetti per gli studenti stranieri” (oltre il 40% dei quali, peraltro, nati in Italia) vorrebbe fissare un “tetto” del 30% alle loro presenze nelle scuole.
IN ACEA , IL LAVORO UCCIDE !
Purtroppo quello che temevamo è successo, un lavoratore è morto sul lavoro in una cabina di trasformazione Media/Bassa tensione di Acea Distribuzione, l’azienda che distribuisce energia elettrica a Roma e Formello facente parte del Gruppo Acea.(di cui è azionista al 51% il comune di Roma).
INFORMATIVA SUL CCNL DELLA MOBILITA’
Sono trascorsi 24 mesi dalla scadenza del vecchio contratto e l’unica cosa certa, a tutt’oggi, è il misero aumento di 65 € a parametro 175 ottenuto il 30 aprile 2008.
Intanto la trattativa, anche se lentamente, sta proseguendo ma nessuno ritiene necessario informare i lavoratori sullo stato della vertenza contrattuale e men che meno ritiene necessario verificarne il mandato.
CONTRO IL MASSACRO DELLA SCUOLA SCIOPERO GENERALE IL 12 MARZO
Non passa giorno senza che l’attacco alla scuola pubblica e il suo progressivo immiserimento e smantellamento proseguano il loro distruttivo percorso, tracciato da un governo che, accelerando sulla scia di quanto fatto da Berlinguer, Moratti e Fioroni, vuole togliere ogni centralità alla istruzione pubblica, considerata una spesa improduttiva da ridurre brutalmente. Proprio mentre le Commissioni Istruzione e Cultura di Camera e Senato si apprestano a dare il via libera alla micidiale “riforma” delle superiori, che cancellerebbe decine di migliaia di posti di lavoro di docenti ed ATA e taglierebbe materie e ore di insegnamento fondamentali, la Commissione Lavoro alla Camera ha introdotto nel Disegno di legge sul lavoro collegato alla Finanziaria uno sciagurato articolo che permetterebbe di considerare l’apprendistato come adempimento dell’obbligo scolastico e incentiverebbe clamorosamente l’uscita dalla scuola a 15 anni, mentre la politica istituzionale dovrebbe piuttosto porsi il serio problema dell’innalzamento dell’obbligo scolastico a 18 anni. Ce ne è abbastanza per chiamare docenti ed ATA ad una lotta decisa e a tutto campo, sollecitando anche la mobilitazione degli studenti e di tutto il popolo della scuola pubblica. Perciò per il 12 marzo i COBAS convocano lo sciopero generale della scuola dell’intera giornata, per il ritiro della “riforma” delle superiori, contro i tagli, la legge Brunetta e la proposta di legge Aprea, perché l’obbligo scolastico venga piuttosto innalzato e non certo abbassato a 15 anni, contro il decreto “ammazza precari”, per l’assunzione dei precari su tutti i posti vacanti, per significativi investimenti nella scuola, , per la democrazia sindacale nelle scuole e la restituzione a tutti del diritto di assemblea. Durante la giornata di sciopero si svolgerà a Roma una manifestazione nazionale della scuola: in testa al corteo ci saranno i precari/e, che in questi mesi si sono battuti coraggiosamente in difesa della scuola pubblica, della qualità dell’insegnamento e del loro posto di lavoro.
La posizione dei Cobas sulle elezioni regionali
Per le prossime elezioni regionali, i COBAS, come in precedenti occasioni, non sosterranno alcuna lista o candidato/a, non faranno propaganda né daranno indicazioni di voto per alcuno, partito o candidato/a che sia, non presenteranno propri esponenti in alcuna lista o coalizione. Se iscritti/e COBAS dovessero presentarsi alle elezioni regionali, lo farebbero a puro titolo personale, non riceverebbero alcun sostegno dall’organizzazione e non potrebbero in alcun modo usarne il nome.
Esecutivo Nazionale della Confederazione COBAS
LO SCANDALO DEGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE
Lo scandalo degli insegnanti di religione, ingigantito dalla decisione governativa di regalare ad essi un “tesoretto” tramite aumenti biennali, è in realtà un insieme intollerabile di scandali. Il primo di essi riguarda l’imposizione della religione come materia insostituibile nella scuola pubblica e strumento di propaganda clericale tra i giovani. La possibilità di rendere tale materia almeno davvero facoltativa è stata negli anni vanificata dalle enormi difficoltà imposte nei confronti della materia “alternativa”: fermo restando che, per i Cobas e per ogni laico/a, la religione è e dovrebbe essere questione privata da tenere estranea alla scuola pubblica. Ma non meno scandalosa è l’altra pietra miliare del “feudo” clericale nella scuola, e cioè le modalità di reclutamento degli insegnanti di religione, non assunti come tutti gli altri docenti in base a concorsi e titoli riconosciuti dallo Stato, ma tramite insindacabile giudizio della Curia cattolica, che fornisce e toglie il placet in base alla sua dottrina.
13 febbraio a Roma manifestazione nazionale NO VAT.
Piazza Bocca della Verità ore 14
Autodeterminazione, laicità, antirazzismo, antifascismo, liberazione