2010

I COBAS partecipano al Primo Marzo di lotta e di protesta dei migranti

1 marzo

La rivolta di Rosarno ha drammaticamente portato alla ribalta i perversi ingranaggi dello sfruttamento dei migranti: brutali ricatti per imporre lavoro in nero, paghe miserrime e condizioni di lavoro bestiali, vessazioni e violenze da parte dei “caporali”, ricoveri fatiscenti totalmente privi di servizi igienici, luce ed acqua, nessuna assistenza sanitaria: e il tutto spesso sotto il tallone di ferro della criminalità organizzata.

Da trent’anni a questa parte migliaia e migliaia di immigrati si spostano nel Sud d’Italia seguendo il ritmo delle stagioni e delle colture, manodopera maschile a basso costo su cui si è retta l’agricoltura e buona parte dell’economia del Meridione.

14 febbraio ore 15 a Salerno sit-in di protesta dei precari/e della scuola

PRECARIO

Centinaia sono gli insegnanti e gli Ata precari che quest'anno scolastico, a
causa dei tagli del Governo, non hanno messo piede nella scuola salernitana,
centinaia di lavoratori che dopo 5, 10, 15 e 20 anni di precariato sono
stati brutalmente licenziati. In questi giorni è palese a tutti che il
Decreto "salvaprecari", strombazzato a destra e a manca da eminenti
esponenti del Governo in provincia di Salerno, quali Cirielli e la Carfagna,
si è trasformato in quello che a settembre avevamo ribattezzato
"ammazzaprecari".

TELECOM ITALIA 15 FEBBRAIO 2010

pink-floyd-the-wall

SCIOPERO NAZIONALE INTERO TURNO DEI CALL CENTER CONTRO I NUOVI ORARI E IN DIFESA DEL POSTO DI LAVORO

LE MATRICI ORARIE ADOTTATE DALL’AZIENDA SONO PEGGIORATIVE E LESIVE DELLA DIGNITA’ DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI. Carichi di lavoro enormi, STRESS, e soprattutto la CERTEZZA di un futuro lavorativo INCERTO dovuto alle scelte Aziendali e l’USO SMODATO DEI CALL CENTER ESTERNI italiani ed Esteri.

17 febbraio 2000 - 17 febbraio 2010 A dieci anni dalla vittoria sul "concorsaccio" di Berlinguer

Verso lo sciopero generale e la manifestazione nazionale della scuola del 12 marzo

Il 17 febbraio 2000 centinaia di migliaia di docenti partecipavano allo sciopero e alla manifestazione nazionale che i Cobas avevano organizzato per dire NO al progetto del ministro Berlinguer e del centrosinistra (nonchè di Cgil-Cisl-Uil e Snals), intenzionati ad introdurre nella scuola, tramite quello che i Cobas chiamarono “il concorsaccio”, una vistosa differenziazione stipendiale (6 milioni di lire annui in più, da assegnare ad un 20% di insegnanti presunti “meritevoli”) fondata su un non meglio precisato “merito”, legato ad una pretestuosa valutazione del “curriculo” e una grottesca prova selettiva a base di quiz. Il clamoroso successo dello sciopero (il più grande di tutta la storia della scuola pubblica italiana) e del corteo Cobas (con almeno centomila partecipanti) portò alle dimissioni di Berlinguer e alla cancellazione del “concorsaccio”: che, però, era solo uno degli strumenti (seppur il più micidiale) per imporre la trasformazione della scuola in direzione aziendalistica e mercificata.

La scuola in ginocchio: è ora di dire basta. A Pisa il 18 febbraio alle ore 15 sit-in davanti al Provveditorato

Pisa

LA SCUOLA IN GINOCCHIO

Migliaia di insegnanti e Ata precari, a causa dei tagli del Governo, dopo anni di precariato sono stati brutalmente licenziati. La scuola italiana trova alle prese con classi sovraffollate, carenza di fondi per le spese ordinarie (carta igienica,sapone, carta per fotocopie) e per le supplenze.

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

locandina WEB
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