20 novembre manifestazione di protesta a L'Aquila
Dopo lo sciopero e la manifestazione del 15 ottobre in difesa della qualità della scuola pubblica, del lavoro, degli organici, del personale precario che rischia l’espulsione, del diritto allo studio, l’organizzazione Cobas-Scuola L’Aquila e la Confederazione dei Comitati di Base L’Aquila aderiscono alla manifestazione di protesta indetta a L’Aquila per il giorno 20 novembre.
All’Aquila, città martoriata dal terremoto, l’«emergenza» è servita solo a chi aveva fretta di concludere grossi affari; la ricostruzione rimane solo una fantasticheria dei ministri del governo Berlusconi. Niente è stato predisposto nei comuni del cratere del sisma a tutela del lavoro, del reddito, del diritto alla casa, alla sanità, all’istruzione pubblica, all’assistenza.
Il lavoro manca, migliaia sono i cassintegrati, la produzione è in ginocchio, le case non sono state ancora riparate, il tessuto sociale è disgregato, lo spopolamento del territorio ha raggiunto ormai cifre preoccupanti.
Come Cobas-Scuola porteremo in piazza il 20 novembre non solo le rivendicazioni dei movimenti in lotta contro la speculazione in atto nei territori colpiti dal sisma, ma anche le istanze e i diritti negati ai lavoratori della categoria residenti nei comuni del cratere: per lo stralcio immediato della riforma, per il congelamento degli organici, per l’immissione in ruolo di tutti i docenti precari su tutti i posti vacanti, per massicci investimenti per la scuola pubblica e l’elaborazione di una «altra riforma» per una scuola che sia davvero pubblica, laica e democratica, per una RICOSTRUZIONE che guardi davvero all’interesse pubblico e collettivo non a quello delle cricche e della camorra di Stato.
L’Aquila 10 novembre 2010
Giandomenico Petrollini
Edoardo Puglielli
Cobas Scuola L’Aquila
Confederazione dei Comitati di Base L'Aquila