Collegato del Lavoro - Discutiamone insieme a FIRENZE Venerdì 16 aprile 2010, ore 21.30 Next-Emerson

COLLEGATO

IL “COLLEGATO LAVORO” RIMANDATO ALLE CAMERE

La Mascalzonata a danno dei lavoratori è solo rimandata

Il Presidente Napolitano ha rinviato alle Camere la legge recentemente approvata dal Senato, c.d. Collegato Lavoro, che prevedeva numerosi regali ai padroni e colpiva pesantemente i diritti dei lavoratori, rendendo molto più facili i licenziamenti e molto più difficile la difesa legale del lavoratore, fino a renderla quasi impossibile.

Nell'attesa di vedere se e in che misura la legge sarà modificata è ancora più importante comprenderne le disposizioni e far capire che non intendiamo accettare norme che scardinano diritti fondamentali dei lavoratori e che dei meri ritocchi di facciata non saranno accettabili.

Cosa prevede(va?) il collegato:

1) era stato previsto l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, introducendo un arbitrato alternativo al ricorso al Giudice del Lavoro che il lavoratore “potrà” (cioè “verrà costretto col ricatto a”) scegliere nei contratti di assunzione e per il quale, anche in caso di licenziamento ingiusto, non potrà ottenere il reintegro ma solo piccola compensazione economica. E la scelta dell’arbitrato una volta fatta sarà irreversibile.

2) per tutti coloro che manterranno la possibilità di ricorrere al Giudice, vengono introdotti termini di decadenza cortissimi: l’impugnazione del licenziamento dovrà essere fatta entro 60 giorni non solo per i licenziamenti comunicati regolarmente ed esplicitamente per lettera, ma anche per tutte quelle forme di licenziamento (orale, di fatto, per contratto irregolare o a termine invalido, ecc.) dalle quali ci si poteva tutelare anche successivamente; e una volta impugnato il licenziamento il lavoratore d’ora in poi avrà solo sei mesi di tempo per depositare un ricorso legale, al posto dei cinque anni stabiliti finora.

3) per tutti i precari, il cui contratto atipico viene riconosciuto illegittimo, ancora peggio:. non potranno più ottenere l’assunzione a tempo indeterminato ma solo una compensazione economica di poche mensilità. (da 2,5 a 6).

4) tutti i lavoratori che per qualsiasi tipo di vertenza si rivolgeranno al Giudice, grazie a un’altra legge recente (L.69/2009), se perderanno la causa dovranno obbligatoriamente essere condannati a pagare le “spese di lite” per migliaia di euro. E il Collegato Lavoro rincara la dose, perché stabilisce che il lavoratore debba essere sanzionato - anche se ha ragione – per non avere accettato in fase conciliativa una offerta economica magari misera. Lavoratori e azienda vengono quindi messi sullo stesso piano, come se avessero le stesse possibilità economiche, alla faccia della Costituzione italiana.

Se la prima versione del collegato è passata quasi inosservata fino a quando non è stata approvata, facciamo in modo attraverso l'informazione che questo rinvio alle Camere non sia inutile e che ci siano informazione e mobilitazione dei lavoratori per manifestare il nostro dissenso.

Discutiamone insieme a:

GIOVANNI ORLANDINI professore presso l'Università di Siena

LETIZIA MARTINI avvocato giuslavorista in Firenze

ALESSANDRO GIOVANNELLI ricercatore Centro studi Diritti & Lavoro

Coordina il dibattito Alessandro Nannini Confederazione Cobas

Venerdì 16 aprile 2010, ore 21.30 Next-emerson

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

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