Pubblico Impiego: in arrivo i nuovi comparti di contrattazione

Brunetta

Il Decreto legislativo 150/09 stabilisce per legge la nascita di 4 comparti di contrattazione nazionale, una scelta che dal governo viene presentata come risparmio ("senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica"). Ma attenzione: il risparmio è solo una scusa perchè il Governo intende destinare specifiche sezioni contrattuali a professionalità particolari non meglio definite, insomma un criterio clientelare che con la razionalità e il risparmio ha ben poco a che vedere.

La divisione del Pubblico Impiego in 4 comparti si prefigge alcuni obiettivi, per esempio accentrare e ridurre il numero dei contratti e soprattutto spingere verso il basso i salari della Pubblica Amministrazione, eliminare molte voci del salario accessorio giudicate troppo vantaggiose per il personale (e questo smentisce la teoria di Cisl e Uil sul potenziamento della contrattazione decentrata che per altro verrà ridotta a poche e insignificanti materie).

 

Nelle prossime settimane, dopo avere erogato la vergogna di 7 euro mensili di indennità di vacanza contrattuale (così risparmiano anche sugli arretrati contrattuali), il Governo proverà a stringere i tempi per la chiusura di alcuni contratti nazionali della Pubblica Amministrazione trovando complici e alleati in Cgil Cisl Uil, per concludere intese a perdere e lasciare così più tempo per la realizzazione della Brunetta (dai nuovi comparti,ai piani delle performances e delle valutazioni per erogare la produttività nelle contrattazioni decentrate).
In questi giorni è arrivato l'Atto di indirizzo per la definizione dei comparti con una circolare di cui riportiamo un breve passo
“…l'ARAN prevederà quattro comparti cui corrisponderanno separate aree di contrattazione collettiva, distinguendo gli stessi in relazione al personale dipendente da amministrazioni statali e centrali, ivi compresi gli enti pubblici non economici, dal personale dipendente da autonomie locali e regioni. Per questi ultimi dovranno essere previsti un comparto ed area di contrattazione collettiva comprendente i dipendenti degli enti locali, delle camere di commercio ed i segretari comunali e provinciali e un comparto ed area di contrattazione collettiva relativamente al personale delle Regioni, relativi enti dipendenti, e amministrazioni del S.S.N….”

La Pubblica Amministrazione non dorma quindi sonni tranquilli e prepariamoci a contrastare i processi della Brunetta e nuove intese contrattuali al sempre, medesimo massimo ribasso.

 

Cobas Pubblico Impiego

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