COMUNICATO DELLA CONFEDERAZIONE COBAS

COMUNICATO DELLA CONFED COBAS

Sull'arresto di Bobo e i 17 compagni a Brindisi

Il compagno Bobo Aprile della Confederazione Cobas di Brindisi , animatore
dei movimenti sociali,sindacali,ambientalisti,culturali, di tutela dei diritti
dei migranti e degli oppressi, questa mattina è stato privato della libertà
personale e posto agli arresti domiciliari, insieme a lui altri 17 arrestati
e 11 denunciati del movimento dei disoccupati organizzati.

I capi di imputazione parlano di “ interruzione di pubblico servizio,
violenza privata ,…”  in riferimento alle lotte promosse dalla
Confederazione Cobas per sostenere il diritto al lavoro dei disoccupati, aprendo 
una vertenza con la ditta Monteco, che svolge in appalto lo smaltimento dei rifiuti
urbani. In particolare, si fa riferimento alle giornate di lotta del 1-2 marzo
2011, quando si produsse una forte astensione dal lavoro e dal servizio , il cui
clamore dette luogo all’avvio delle trattative con l’allora sindaco Mennitti
(poi dimissionario, ora c’è il commissario Prefettizio in attesa di
elezioni) che aprì un tavolo con i Cobas per affrontare la situazione.
Sono trascorsi 8 mesi da quella usuale e giusta iniziativa senza che alcuna
comunicazione sia stata fatta agli attuali perseguitati: desta sospetto che
l’ operazione sia scattata il giorno stesso che nella piazza principale di
Brindisi (piazza Vittoria, ore 17) è prevista e confermata  la grande
manifestazione indetta dai Cobas in sostegno dell’occupazione, dei diritti e
della dignità dei disoccupati e dei lavoratori , alla vigilia della
mobilitazione nazionale del 15 ottobre a Roma.

La Confederazione Cobas deplora e denuncia il comportamento subdolo e
fazioso degli inquirenti , votato a reprimere le lotte sindacali e popolari invece
che a proteggere coloro che soffrono l’indigenza e le discriminazioni. Ciò è
ancora più grave a Sud, dove endemica è la carenza del lavoro e massiva è l’
esclusione sociale e l’emigrazione, dove l’impegno civile e sindacale è
visto di malocchio è c’è più disponibilità tra gli inquirenti a fare carriera ai
danni del protagonismo sociale.
La Confederazione Cobas mobilitata nel fornire il massimo sostegno ai
lavoratori e ai ceti popolari - investiti da questa tremenda e permanente
crisi causata dalle banche e dalla speculazione finanziaria -  attraverso vertenze
e azioni dirette , scioperi e manifestazioni , assume la liberazione di Bobo e
degli altri 17 compagni arrestati come impegno incondizionato e teso alla
scarcerazione immediata, anche  per dare a questi nostri compagni la
possibilità di partecipare alla manifestazione nazionale a Roma del 15
ottobre, a cui stavano contribuendo con i bus delle lotte dei disoccupati, dei
lavoratori e degli ambientalisti brindisini.
A Bobo , ai compagni arrestati e denunciati , la Confederazione Cobas
esprime i più sinceri sentimenti di affetto e solidarietà , l’impegno a riportarli
subito tra di noi e nelle lotte.

Roma 12 ottobre 2011
CONFEDERAZIONE   COBAS

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

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