IN MEMORIA DI VITTORIO ARRIGONI
Il compagno Vittorio Arrigoni, il solidale sostenitore della causa palestinese , è stato assassinato da una banda di fanatici salafiti , che lo avevano rapito per tentare uno scambio di loro camerati detenuti nelle carceri di Hamas a Gaza.
Vittorio era a Gaza dall’agosto 2008 , al tempo dei primi tentativi di rompere l’assedio con l’iniziativa “ Free Gaza” .
Insieme ai palestinesi ha patito i bombardamenti su Gaza ( all’uranio impoverito e altre armi letali) durante l’aggressione israeliana “ piombo fuso : 27.12.2008/18.1.2009 “ costata la vita a 1400 palestinesi, con migliaia di invalidi e malati cronici.
Le sue cronache passate sui media occidentali , hanno fatto conoscere al mondo l’infamia della guerra israeliana , poi condannata dall’ONU con il “rapporto Goldstone” .
Il pacifista Vittorio Arrigoni, pur nella condanna “senza se ne ma” contro Israele , ha mantenuto aperta la speranza con quel “ restiamo umani” , che diverrà il titolo del libro scritto su quel tragico periodo.
Più volte arrestato e ferito nelle lotte in difesa dei pescatori e contadini – il governo israeliano lo gratificherà di “ bersaglio n° 1 (con tanto di foto e particolari)”; Vittorio verrà cacciato con il foglio di via, ma indomito rientra a Gaza dal Sinai , per condividere con i palestinesi la quotidiana resistenza.
E’ paradossale che la vita di Vittorio, scampato al crimine di “ piombo fuso” e di altre aggressioni, finisca nella più grave sciagura che può capitare a chi si è prodigato in aiuti e condivisione alla causa palestinese , quella di finire massacrato dal “ fuoco amico“ !
E’ una tragedia constatare a che punto è giunta la vicenda palestinese .
Della cui parabola vanno comunque accusati i governi arabi e i loro supporter occidentali, Italia compresa, che per mantenere a tutti i costi il criminale regime israeliano , hanno contribuito a distruggere le forze politiche riconducibili ad una visione e cultura laica e universalistica, facendo emergere quelle confessionali e tribali, fino a quelle fondamentaliste e jihadiste.
Gran parte della popolazione araba sta riscattandosi tentando di rovesciare regimi dinastici, dispotici e corrotti .
L’attuale “primavera araba” ha assunto come riferimento l’Intifada Palestinese : meraviglia constatare che proprio nei territori occupati non si stia cogliendo questa ansia di liberazione .
Anche di ciò , dei suoi ultimi resoconti , ringraziamo Vittorio , attento osservatore dei mutamenti e delle difficoltà intervenuti nel popolo amato.
Morire a 36 anni è di per se un’opera incompiuta !
La perdita di Vittorio è tanto più grave se si pensa al contributo prestato come attivista dei diritti umani , ma siamo convinti che la sua giovane esistenza così spesa bene , sarà presto rimpiazzata e motivo di orgoglio per decine di giovani delle attuali e future generazioni.
Ricordiamolo ovunque , Vittorio “cittadino onorario di Gaza” !
Insieme al rinnovato impegno per la causa palestinese e per tutti i popoli oppressi e resistenti.
Affettuose condoglianze ai genitori e alla sorella, ai cooperanti dell’International Solitariry Mouvement (ISM) , a tutte/i noi che perdiamo un fratello coerente,infaticabile, amorevole.
ADDIO VITTORIO , NON TI SCORDEREMO MAI
Roma 15.4.2010 CONFEDERAZIONE COBAS