LA FARSA DEGLI “ STATI GENERALI “ DI ALEMANNO

19-febbraio-grande

CHIAMIAMO L’ALTRA ROMA A PROTESTARE CONTRO LA VETRINA MEDIATICA DEGLI “ STATI GENERALI “ POMPOSAMENTE ORCHESTRATA DA ALEMANNO CON L’ASSIST DI BERLUSCONI E TREMONTI, AL PALAZZO DEI CONGRESSI DELL’EUR IL 22-23 FEBBRAIO 2011.

A metà mandato la giunta di centrodestra è andata in tilt ! I fallimenti di Alemanno, sotto l’incalzare di numerose inchieste giudiziarie, si sono evidenziati tanto da costringerlo ad una nuova giunta , oltremodo espressione dei cementificatori,speculatori e strozzini.

La scoperta della diffusa e profonda parentopoli – circa 5000 assunzioni parassitarie e partitiche, che hanno aggravato i conti in rosso delle più grandi aziende , Atac,Ama,Acea:di cui va preteso il licenziamento di dirigenti e affini – ha fatto emergere il marasma e la paralisi vigente nella Capitale , alla vigilia dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’ Italia.

Chi non ha nulla da festeggiare è la gran parte della cittadinanza costretta a fare i salti mortali per far quadrare il bilancio familiare; sopratutto i giovani, di fronte alla disoccupazione che sfiora il 30% e all’infame precarietà; per non ‘parlare delle tragiche sofferenze dei poveri vecchi e nuovi, dei senza fissa dimora, dei pensionati al minimo, dei migranti.

La giunta Alemanno invece di mettere mano ad un piano straordinario per l’occupazione, la casa e i servizi, si è prodigato nei reality show della Formula 1 all’EUR e delle Olimpiadi del 2020, e per la demagogica ricostruzione-riassetto di Torbellamonica.

La città continua ad essere in appalto dei palazzinari, che hanno preteso la modifica del già funesto Piano Regolatore per costruire nelle ultime aree verdi e nell’Agro Romano. L’affarismo congiunto prevede l’utilizzo delle caserme a fini commerciali piuttosto che abitativi, la moltiplicazione dei centri commerciali , di parcheggi,piscine e centri sportivi privati ; permane il degrado sociale delle periferie, frutto della mentalità da far west capitolina.

Alla permanente emergenza abitativa – sfratti si aggiunge così quella dell’insicurezza dei cantieri , dove oltre il lavoro nero e precario i lavoratori pagano con gli infortuni e la morte.

La mobilità è al collasso , stante gli enormi volumi di pendolari , costretti al trasporto privato dal servizio pubblico volutamente inadeguato e inadempiente , le cui soluzioni capestro della giunta sono i pedaggi sull’Anulare e sulla Roma-Fiumicino, il “ corridoio Roma –Latina”. Al contrario la città andava ridisegnata in base all’abbandonato Decentramento Amministrativo , che avrebbe aiutato la mobilità , liberando il centro dall’occupazione di palazzi per fini ministeriali-istituzionali , utili invece per aree museali-espositive; la diffusione di tratte su ferro-elettrico , lo stop all’appalto privato con l’internalizzazione dei lavoratori , il prossimo referendum sulla ripubblicizzazione del trasporto , fanno l’alternativa.

La disastrosa mobilità ha come conseguenza le centinaia di incidenti al giorno, compresi quelli mortali, con relativo appesantimento sanitario, nei Pronto Soccorsi e degenze.

La sanità è sconvolta dai piani “ tagli e cuci” della sodale Polveriuni , che aggrava i disagi dell’utenza (anche la mobilità) e peggiora il servizio ( mancano completamente e/o si chiudono le essenziali strutture di “ lungo degenza e riabilitazione”) nella persistenza della diffusa precarietà e penuria dei lavoratori addetti.

E ancora. La prevista holding per meglio controllare le numerose aziende comunali , risponde solo a criteri privatistici-speculativo/clientelari, mentre al contrario le aziende vanno ripubblicizzate,risanate e riqualificate – abolita la precarietà , amplificata la rete di protezione sociale , infantile e scolastica – gestite con la partecipazione dei cittadini-utenti e dei lavoratori addetti nei comitati di gestione.

Vanno abrogate le delibere per scendere al 30% nel pacchetto azionario dell’Acea, che consegna di fatto l’azienda più redditizia a Caltagirone ( tutor di Alemano ).

Va scorporata l’Acqua dall’Acea spa , e procedere intanto alla moratoria dell’ulteriore privatizzazione-fusioni in attesa del prossimo responso referendario , che permetterà la ripubblicizzazione e la gestione pubblica-partecipata attraverso l’Azienda Consortile.

Così come va riportata “ l’Acea Elettricità” ad Azienda Consortile, con la fuoruscita dai privati di Tirreno Power ( dai faraonici piani di sviluppo, compreso il nucleare) e nello straordinario impegno-indirizzo a sostegno del “solare termico e fotovoltaico” in tutti gli edifici pubblici (obbligo per le nuove costruzioni ) all’insegna del risparmio energetico,economico e salutistico(dimezzamento delle polveri sottili , causa utilizzo carburanti fossili per energia e riscaldamento).

Va impedita l’ulteriore privatizzazione dello smaltimento dei rifiuti – la cui ripubblicizzazione è messa a referendum entro il prossimo mese di giugno – imponendo speditamente ad Alemanno-Ama piani di “differenziata porta a porta “ che a fine 2011 giungano almeno al 40% ( per proseguire poi al 60%) e almeno impianti di compostaggio e isole ecologiche per ogni Municipio, così da procedere speditamente alla chiusura di Malagrotta e alla bonifica dell’intero territorio.

 Va eliminato il lavoro schiavistico nei servizi sociali, appaltati alle cooperative per svolgere servizi pubblici e di assistenza garantendo in tal modo un taglio netto ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del settore, sempre tenutesotto ricatto e con una caduta nella qualità del servizio nei confronti dell’utenza.

 Insomma l’ALTRA ROMA che vogliamo, che è possibile realizzare , è quella EQUO – ECO – SOLIDALE .

Dunque per primo , fermare subito la cementificazione-espansione a dismisura della metropoli - le città virtuose non possono superare i 100.000 abitanti , le metropoli oltre il milione di abitanti scoppiano – risolvendo il diritto a casa –servizi nell’ambito della programmazione dell’Area Metropolitana.

Ed insieme dare risposte occupazionali non precarie sviluppando interventi sostanziali nei settori vocati della Capitale : turistico-ambientale-beni culturali-spettacolo, parchi scientifico-tecnolocici, pubblica istruzione e sanità.

Progettare l’ALTRA ROMA a risparmio energetico/energie rinnovabili, a “ rifiuti zero” , a tutela dei beni comuni, a filiera corta per agricoltura-alimentazione.

Garantire ROMA CITTA’ APERTA , accogliente e solidale, fuori e oltre i “ pacchetti sicurezza” , l’estensione del controllo e della punibilità , i CIE.

 Con queste idee e con l’impegno che stiamo profondendo nelle “ vertenze Roma e Lazio “ ,

partecipiamo all’Assemblea de l’8 febbraio al Volturno , preparatoria delle mobilitazioni di protesta e proposta nei confronti degli “ Stati Generali” , a partire dalla manifestazione di sabato 19 febbraio.

ROMA 5.2.11 CONFEDERAZIONE COBAS ROMA

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

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