ROGO THYSSENKRUPP DI TORINO: OMICIDIO VOLONTARIO!
Ieri sera la Corte di Assise di Torino ha accolto l’enorme lavoro del Procuratore Guariniello , teso a dimostrare il dolo e la non casualità nella conduzione dell’acciaieria, priva delle protezioni di sicurezza del lavoro, che portò alla atroce morte di 7 operai : l’Amministratore Delegato e la dirigenza ThyssenKrupp sono stati condannati a 16 anni di carcere , all’interdizione dai pubblici uffici, ad una pesante azione risarcitoria nel confronti delle molteplici parti civili,anche sindacali.
Ci sono voluti 3 anni e mezzo, tra istruttoria e processo, per giungere a questa tappa storica .
Fino all’ultimo gli altezzosi proprietari e dirigenti ThyssenKrupp, per nulla pentiti della tragedia provocata, hanno cercato di dimostrare che la colpa era degli operai morti.
Un clichè costante nel comportamento dei padroni - vedi Centro Oli Clitunno, Montedison, Fiat, Saras - che finora se la sono cavata con l’impunità o al massimo con qualche ammenda , tanto da recidivare il ripetersi di altri “incidenti” mortali o invalidanti.
Una sentenza da pietra miliare, un deterrente nei confronti degli imprenditori che normalmente tralasciano di occuparsi di sicurezza del lavoro.
Questa sentenza non ci ridarà la vita di Antonio,Roberto,Angelo,Rocco,Bruno,Rosario,Giuseppe –della strage di 1200 morti l’anno – ma da oggi in fabbrica, nei cantieri, sui luoghi di lavoro, RLS-RSU e i sindacati conflittuali potranno adempiere con più determinazione,efficacia e ascolto , nella tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Da subito convochiamo le assemblee dei lavoratori e richiediamo l’incontro con la proprietà aziendale per un riscontro immediato in merito alla sentenza e per pretendere la messa in sicurezza delle produzioni e dei luoghi di lavoro, la messa a disposizione delle protezioni necessarie, l’istituzione dei presidi sanitari e delle visite mediche specialistiche.
A breve, quando la Corte di Assise renderà pubbliche e per esteso le motivazioni della sentenza , facciamone copia per affiggerla nelle bacheche e per farne un libretto ad uso dei lavoratori .
LA SALUTE E LA SICUREZZA NON DI MONETIZZANO
MORIRE DI LAVORO , MAI PIU’
Roma 16. 4. 2011 CONFEDERAZIONE COBAS