11 marzo a Piombino, contro la politica energetica del governo Meloni

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Nonostante le dichiarazioni solenni sulla "transizione ecologica" e gli impegni ufficiali presi nelle COP da Parigi in poi, i governi procedono incuranti verso la catastrofe del pianeta (nell'ultima COP di Sharm el Sheikh il limite già drammatico di +1,5 gradi/C di innalzamento di temperatura è divenuto superabile!). Lo sanno bene i giovani di " Ultima Generazione", a cui va tutta la nostra riconoscenza e l'impegno diretto, costretti ad adottare forme di lotte che urtano quotidianeità e sensibilità (e che comportano denunce e possibili condanne) per rendere urgente,affrontabile e visibile la necessità di una svolta definitiva affinchè la loro non sia "l'ultima generazione ad abitare la Terra".

Usando cinicamente la guerra in Ucraina (le guerre in corso sono decine, comprese quelle genocide contro palestinesi e curdi, "accettate" dal consesso internazionale) e  favorendo la speculazione con l'allarme ingiustificato della carenza di gas nel mercato, i governi nostrani sotto la guida dell'ENI hanno moltiplicato gli impegni a favore del fossile, in particolare del gas, disegnando scenari fossili per i prossimi 40 anni, dimentichi e in contrasto con la promessa di decarbonificazione "al 2050 = CO2 zero", e facendo ricadere i supercosti esclusivamente sul bilancio delle famiglie con bollette stratosferiche ed extraprofitti per gli Stati e le multinazionali dell'energia. Del resto perchè meravigliarsi, quando dai governi Conte a Draghi e Meloni, i maggiori progetti del PNRR sono stati scritti e licenziati in funzione fossile dai tecnici ENI ? Formalmente intonati alla Green Economy,ma realmente programmati per il business dello sviluppo fossile!

Migliore occasione di questa ennesima crisi energetica non c'era per passare velocemente e inderogabilmente al " tutto rinnovabili", per garantire un futuro accettabile e virtuoso in termini economici-climatici-sanitari, libero dai ricatti degli stati produttori e dalle multinazionali: l'occasione per ridurre drasticamente il consumo improprio di gas al solo e transitorio " uso cucina", riconvertendo le grandi produzioni-lavorazioni energivore elettriche, siderurgiche, cementiere, vetrarie, cartarie, alimentari ecc. ed inoltre il riscaldamento e la mobilità, all'utilizzo di altre fonti quali le energie rinnovabili. Niente di tutto ciò, dentro lo scenario fossile passiamo dalla padella alla brace ! Con l'aggiunta del GNL(gas liquefatto, ancor più climalterante del metano), in particolare di marca Usa e del Qatar. Per quest'ultimo, ora si capiscono di più il perchè dei mondiali di calcio lì e le mazzette che hanno sconvolto le Istituzioni Europee.

E' del governo Draghi la commessa alla Snam per 2 rigassificatori da posizionare a mare di Piombino e Ravenna, mentre il megalomane governo Meloni ne vuole addirittura 7 e più:  incurante di quel che comportano le navi-rigassificatrici + il traffico costante di quelle gasiere in porti inadeguati e dentro lo sconvolgimento inquinante dell'ecosistema marittimo e dell'habitat circostante. Per Piombino , decisione osteggiata da gran parte della popolazione, compresi il sindaco e la giunta di centrodestra, che sono ricorsi al Tar del Lazio contro " l'opera dannosa e costosa", che a partire dall'8 marzo affronterà la questione, mentre l'11 marzo Piombino diverrà capoluogo della più grande manifestazione nazionale " contro la politica economico-energetica del governo Meloni,intonata a fossile+rigassificatori+gasdotti=sprechi e devastazione"(cfr. a lato l'Appello di convocazione).

Quella dell'11 marzo a Piombino, e le tappe successive di Ravenna e Sulmona (epicentro-snodo dei previsti gasdotti adriatici) programmate dalla  Campagna per il clima, fuori dal fossile e dalla Rete NO rigass-NO GNL, sono le mobilitazioni intese a rinnovare la partecipazione dal basso, che risultò vittoriosa nell'87 con il Movimento Antinucleare e nel 2011 con il Movimento per l'Acqua Bene Comune. Così da sconfiggere le pretese nostalgiche della " Meloni d'Africa"! Quelle di fare dell'Italia " l'HUB Gas per la UE" ! Come per il TAV, nessuno glielo ha chiesto ! Di più , a che serve impestare la bell'Italia con "oltre 5 gasdotti, 7 rigassificatori, 140 miliardi di metri cubi in transito,...", quando il consumo interno é ridotto a meno di 50 miliardi ?? Abbiamo il compito urgente di smascherare e contrastare le sparate della "Meloni d'Africa al seguito dell'Eni", che firma contratti per forniture fossili a futura memoria, quando e soprattutto sono inesigibili a livello geopolitico, stante la collocazione anti Nato e filo-palestinese dell'Algeria, e i disastri che i governi italiani hanno combinato in Libia con la Nato e con l'abbattimento senza ricambi positivi del regime di Gheddafi (che perpetrano con l'appoggio sbagliato ai clan libici, che spesso sono tutt'uno con l'orrore della tratta di esseri umani e dei lager per  migranti ). Falsità e panzane da dare in pasto a media proni e ad un'opinione pubblica disinformata, che però domanda-accusa "perchè i costi dei carburanti continuano a salire e il governo fa il pieno di extraprofitti con le accise ? perchè le superbollette luce-gas non calano, visto che il gas è tornato ai prezzi del 2021, sotto i 50E/MWh dai 240E/MWh del 2022(picco 350/agosto 2022)?

In mancanza di risposte adeguate e provvedimenti conseguenti, in presenza dell'inflazione a due cifre che falcidia la spesa famigliare, il carovita si aggiunge alla crisi persistente e spinge ad una convergente mobilitazione sociale, sia per recuperare il maltolto, sia per far fallire il disegno premiale e gerarchico dell'Autonomia differenziata e del presidenzialismo.
   

Vincenzo Miliucci

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