Roma e Lazio
Sulla morte del lavoratore avvenuta presso il CALL CENTER di ROMA
CHI SAPEVA NON HA AGITO
Nascono a Roma i COBAS tra i noleggiatori con conducente.
Sono nati i COBAS dei noleggiatori con conducente. Gli NCC di Roma e provincia lo annunciano con una campagna pubblicitaria.
“Abbiamo deciso di metterci direttamente alla guida dei nostri diritti”, dice Giuseppe Fronda, tra i promotori di Cobas Ncc RomaPro “basta deleghe a carrozzoni sindacali, basta sperare che la soluzione di problemi della nostra categoria possano essere risolti dalla politica o dall’attuale Giunta.”
Venerdì 12 ottobre nuovo sciopero e manifestazione dei precari dei CUP, del ReCUP e dei Servizi Ammministrativi della Sanità della Regione Lazio
Zingaretti e la sua Giunta continuano a far finta di nulla ma sono loro i diretti responsabili dell’ingiustizia che si sta consumando in queste settimane sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori precari che operano da decenni nei CUP, nei ReCUP e nei Servizi Ammministrativi della Sanità della Regione Lazio.
Zingaretti, Presidente della Regione Lazio dal 2013 e Commissario ad acta per la Sanità, è il diretto responsabile delle irregolarità che si stanno verificando nell’esecuzione della gara centralizzata per il cambio appalto nei servizi CUP e amministrativi.
REGIONE LAZIO: ZINGARETTI NON PUO’ PIU’ RINVIARE LA QUESTIONE DEGLI APPALTI SULLA SANITA’!
La Salute va garantita a partire dalla dignità del lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori da tempo impiegati a supporto delle varie strutture ASL e ospedaliere, nei servizi amministrativi, nei CUP, ReCUP e ReCALL, al 70% donne oltre che disabili e categorie protette, non assisteranno inermi alla cessione della loro professionalità, in molti casi pluridecennale, messa in atto dalla Regione Lazio. Quella in essere è una svendita a ribasso di servizi al cittadino cui la Regione Lazio non può rinunciare e sui quali non deve speculare.
Martedì 17 luglio sciopero dei lavoratori CAPODARCO e manifestazione sotto la Regione Lazio
Il 17 luglio 2018 sciopereranno per l’intero turno le lavoratrici e i lavoratori dei servizi CUP, ReCup e servizi amministrativi presso le aziende sanitarie della Regione Lazio e manifesteranno dalle ore 10 sotto la Regione Lazio, in via Rosa Raimondi Garibaldi. Ivana (età 56 anni, 13 anni), Alessandro (51 anni, 15 anni di anzianità), Gabriella (51 anni, 12 anni di anzianità) hanno iniziato oggi lo sciopero della fame per denunciare la condizione di precarietà che sono costretti a subire da ormai da troppi anni.
ATAC e la Saga dell’assurdo.
Tentare di ricercare e comprendere un possibile filo conduttore all’interno della gestione di ATAC è impresa impossibile.
I COBAS ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA PER SABATO 27 MAGGIO
In difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici di ALITALIA
9 maggio 2017 SCIOPERO dei lavoratori e lavoratrici di BIG BUS di Roma
Storia di ordinario sfruttamento nell’era del «JOBS ACT»
Presidio a Fiano Romano il 22 aprile dei lavoratori della logistica
(Sfruttamento delle) «Persone oltre le cose»!
I lavoratori della 2ERRE Soc. Cooperative hanno scioperato il 14 e 15 aprile a seguito dell’indifferenza dimostrata dagli amministratori delle società cooperative 2ERRE e PAC 2000A CONAD nei confronti dei lavoratori e delle loro giuste richieste circa la corretta applicazione delle condizioni normative e salariali previste dal Contratto Nazionale di categoria e non applicate presso il magazzino di Fiano Romano nel Lazio, una delle più grandi piattaforme distributive d'Europa del marchio CONAD. La corretta erogazione della retribuzione mensile, della tredicesima e quattordicesima, delle ferie, il riconoscimento degli scatti di anzianità, la corretta applicazione della normativa sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, il riconoscimento al 100% dell’indennità malattia e infortunio, il corretto livello professionale, sono le rivendicazioni che i lavoratori stanno portando avanti con determinazione e unità!
VERTENZA ALMAVIVA.. IL NOSTRO PUNTO DI VISTA
La vertenza Almaviva si è conclusa nel peggiore dei modi. Con la complicità di uno dei tanti governi anti-lavoratori, l’azienda è riuscita a presentarsi al tavolo delle trattative, allo scadere della procedura, con un ricatto che gli avrebbe garantito in tutti i casi quello che voleva: un taglio al costo del lavoro, per potersi accaparrare nuovi appalti!
Da una parte l’opzione taglio dei salari dei dipendenti (consideriamo l’esito della trattativa prevista nei tre mesi successivi già scritto), la maggioranza part-time con 650 euro mensili, che avrebbe ridotto il costo del lavoro ad Almaviva e trascinato alla fame i lavoratori, in quanto oltre a quest’ultimo si sarebbe aggiunto la decurtazione relativa all’ammortizzatore sociale (una CIGS come minimo al 45%).