VERSO I 20 MILA SCRUTINI BLOCCATI IN TUTTA ITALIA
OGGI E DOMANI IN SCIOPERO 13 REGIONI
MANIFESTAZIONE OGGI A ROMA DAVANTI AL MINISTERO
Dopo il clamoroso successo del “primo tempo” della lotta in difesa della scuola che ha coinvolto sette Regioni con un bilancio di oltre 5000 scrutini bloccati, OGGI LO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI e di tutte le attività scolastiche indetto dai COBAS STA DILAGANDO nelle Regioni più grandi come Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, oltre a Liguria, Valle d’Aosta, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo, Molise, Basilicata e la Provincia di Bolzano.
La crescita delle adesioni va oltre tutte le previsioni : nel Lazio e in Sicilia sono bloccati più di 2000 scrutini a regione (solo a Roma si andrà ben oltre il migliaio); in Campania, Piemonte, Toscana e Lombardia i blocchi vanno da un minimo di 1100 fino ad almeno 1400 a regione; 750 scrutini sono fermi in Liguria e più di 500 in Abruzzo: e tenendo conto che si tratta di dati incompleti perché ci mancano cifre precise da tante piccole realtà dove i COBAS non sono presenti, IL TRAGUARDO DEI 20 MILA SCRUTINI BLOCCATI IN TUTTA ITALIA E' A PORTATA DI MANO !! Ad ingigantire il successo dello sciopero, è stata la presa di coscienza da parte di docenti ed Ata che la scuola, già impoverita e umiliata da tutti i governi dell’ultimo quindicennio, è destinata a pagare la crisi più di tutti, senza voler di certo sottovalutare l’attacco a tutto il PI e ai servizi sociali : ai 41 mila posti di lavoro cancellati e all’espulsione in massa dei precari già messi in conto da Crudelia Tremont’, si è sommata una Finanziaria-massacro che provoca per docenti ed ATA una perdita economica senza precedenti. Il blocco per tre anni degli scatti di anzianità significa un furto medio di 30 mila euro nell’arco della l’intera carriera lavorativa, con massimi di 45 mila; ed il furto cresce ancora di migliaia di euro a causa del blocco contrattuale per tre anni. Un così perverso e distruttivo accanirsi conto la scuola pubblica e i suoi protagonisti sta facendo dilagare lo sciopero, a cui partecipano in massa anche molti docenti ed Ata dei sindacati che avevano dichiarato “inutile” lo sciopero, come ad esempio la FLC , il cui segretario Pantaleo aveva invitato gli iscritti/ a non farlo; e alle migliaia di scioperanti “diretti” si aggiungono tanti lavoratori/trici che partecipano alle Casse di Resistenza per risarcire gli scioperanti della trattenuta. A Roma in queste ore si sta svolgendo una manifestazione di docenti ed Ata in sciopero sotto al ministero. I COBAS chiedono alla ministra Gelmini (e al suo ispiratore Tremonti) che si cancellino i 41 mila tagli e la Finanziaria-massacro , il blocco degli scatti “di anzianità” e dei contratti, il furto delle liquidazioni e l’allungamento dell’età pensionabile, in particolare a 65 anni per le donne; e reclamano l’assunzione a tempo indeterminato dei precari/e, massicci investimenti nella scuola pubblica per il funzionamento degli istituti, l’annullamento della “riforma” delle superiori, la restituzione a tutti/e del diritto di assemblea. Analoghe manifestazioni si stanno svolgendo in tutte le città principali delle regioni in sciopero, soprattutto davanti agli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali. Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS Roma, 14 giugno 2010 |