Il protocollo all'Aran sulle elezioni RSU nel Pubblico Impiego
I lavoratori e le lavoratrici della PA sono ormai assuefatti all'idea che i fatti non seguano mai alle parole, che le enunciazioni di principio non si traducano in piattaforme e azioni sindacali. L'assuefazione porta solo passività e rassegnazione ed è proprio quello che Governo e sindacati vogliono per sfruttarci meglio.
In questi mesi, la Cgil ha costruito una campagna per le elezioni Rsu, si trattava solo di vane parole visto che in data 11 Aprile ha sottoscritto una intesa con l'Aran insieme a Uil, Cisl e Ugl (e sindacati autonomi). L'intesa rinvia al Marzo 2012 le elezioni Rsu proprio come volevano Governo , Cisl e Uil. Le regole di queste elezioni saranno le solite antidemocratiche, le stesse che assegnano permessi sindacali e possibilità di indire assemblee ai sindacati firmatari di contratto, in altri termini le stesse regole che ha applicato Marchionne a Mirafiori e Pomigliano e su cui la CGIL ha fatto una battaglia per la “democrazia”. Quale democrazia?
E anche in questo caso parole vuote di significato. Nel frattempo, il potere di contrattazione delle Rsu sarà ai minimi termini grazie alla Legge Brunetta e alle operazioni brunettiane dell'Anci, e nell'intesa non c'è scritto che bisogna restituire forza, potere e dignità alla contrattazione nazionale e decentrata, quindi nei fatti la Cgil sta cogestendo la legge Brunetta che a parole aveva detto di volere invece avversare. Sindacati e Governo troveranno a breve un accordo sui nuovi comparti della Pubblica Amministrazione, la Cgil dal canto suo dimentica in un sol colpo tutte le critiche espresse al disegno Governativo, anzi con questa allegra compagnia definiranno un nuovo accordo collettivo quadro sulle Rsu nell'ottica di spartirsi distacchi sindacali (il solo sindacalista buono per noi rimane quello che lavora e parla di argomenti che conosce direttamente) e definire un truffaldino regolamento elettorale. Ancora una volta i lavoratori e le lavoratrici della Pubblica Amministrazione, i precari sono presi in giro dalla Cgil il cui sciopero generale di sole 4 ore in un momento storico gravissimo rimane solo un rito per conservare spazi di potere e di concertazione.
Cobas Pubblico Impiego
