LA PAGLIACCIATA DEI QUIZ INVALSI ALL’ESAME DI TERZA MEDIA - QUANDO LA CIALTRONERIA SI ACCOMPAGNA ALL’ARROGANZA

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LETTERA APERTA AI NOSTRI COLLEGHI/E

Cari colleghi/e, ve lo avevamo detto, ripetuto e urlato in tutte le lingue. Avevamo distribuito tutto il materiale necessario per spiegare la assoluta cialtroneria e distruttività dei quiz Invalsi (e i “geni” Cristanini, direttore, e Ricci, general manager - si fa per dire - si sono molto offesi perché così chiamavamo i loro poderosi strumenti per valutare la scuola). Abbiamo dimostrato poi, anche ricorrendo alla magistratura, che il boicottaggio di questa colossale buffonata era perfettamente legale e l’abbiamo organizzato dando a tutti voi la possibilità di evitare il collaborazionismo con questo ulteriore tentativo di immiserire e ridicolizzare la nostra scuola.  Dopo essere riusciti a far esplodere il caso su tutti i mass-media, malgrado la maggioranza di voi alla fine si sia prestata a far svolgere la pagliacciata, per timore forse dei presidi-padroni che vi minacciavano (ma di che?), abbiamo organizzato lo sciopero degli scrutini e la manifestazione nazionale a Roma per denunciare l’incredibile decisione gelminiana di triplicare i finanziamenti per l’Invalsi del prossimo anno, al fine di introdurre gli indovinelli pure all’esame di Maturità e per richiedere la cancellazione di questo umiliante meccanismo a tutti i livelli, esame di terza Media compreso. Non si può dire che la vostra partecipazione sia stata esaltante. Cosi, ieri e oggi parecchi di voi hanno pagato di persona il mix di arroganza e cialtroneria che il governo, la ministra Gelmini, il MIUR e il “geniale” Invalsi – oltre a tanti illustri opinionisti che ci hanno spiegato quanto fossimo retrogradi noi COBAS che ci opponevamo alle sorti splendide e progressive dell’Invalsi – ci hanno somministrato negli ultimi mesi.

Molti/e di voi hanno passato ieri anche 14 ore a scuola per la pagliacciata degli indovinelli, scoprendo in nottata o in mattinata che i “geni” dell’Invalsi (quelli che pagano i loro maldestri collaboratori 5 euro a quiz “valido”) avevano fatto un casino indegno e sbagliato le griglie di valutazione e dunque il punteggio per alcune prove di italiano e di matematica. Cosicchè, vi è stato chiesto di tornare oggi a scuola per rifare le prove con le griglie corrette o per “addomesticare” i risultati di ieri. Qualcuno/a di voi ha avuto il buon gusto di mandare al diavolo gli arroganti presidi-padroni, rifiutandosi di tornare e invitando i suddetti “manager” a far ricorso alle loro “abilità”, chiamando magari in aiuto i “geni” Invalsi. Ma quasi tutti/e purtroppo hanno ri-lavorato tutta la giornata di oggi per mettere riparo alla cialtronaggine e all’arroganza ministeriale e quizzarola. Perché ci rivolgiamo a voi, invece di limitarci ad inveire più di quanto abbiamo già fatto contro Gelmini, il MIUR, i “geni” Invalsi e gli opinionisti che ci hanno accusato di rifiutare la “valutazione” (e da questi “attrezzi” ci dovremmo far valutare?)? Perchè siete voi, cari colleghi/e, che potete affossare questa gigantesca cialtroneria, come avreste già potuto ultimamente. Scottati da questa infelice esperienza, potrete rifarvi a settembre, quando con un semplice voto in Collegio Docenti – visto che i COBAS hanno dimostrato che è obbligatorio il pronunciamento del Collegio per svolgere i quiz in orario di servizio – potrete bocciare una volta per tutte la “somministrazione” dei quiz. Se poi ci darete una mano, elimineremo anche i quiz all’esame di Terza Media e ne impediremo, con l’aiuto degli studenti, l’introduzione all’esame di Maturità. Sicuri che non vogliate ripetere pure il prossimo anno l’allucinante esperienza di questi giorni estendendola magari anche alla Maturità, contiamo di trovarvi al nostro fianco fin da settembre e vi esprimiamo comunque la solidarietà per le pene di queste ultime 48 ore.  

Piero Bernocchi  portavoce nazionale COBAS

Roma, 21 giugno 2011

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

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