IL GOVERNO PRENDE I SOLDI E SCAPPA

Monti 2

Scrivevamo solo pochi giorni fa che il Governo stava cercando tutti i modi possibili e “legali” per non restituire i soldi ai dipendenti Pubblici e puntualmente il governo, in data 29 ottobre 2012, ha approvato il decreto legge n. 185 che, in attuazione della recente sentenza della Corte costituzionale, la n. 223 del 2012, ripristina la disciplina del trattamento di fine servizio per i dipendenti pubblici.

In ogni caso attenzione: con il decreto, per i trattamenti di fine servizio, non è prevista la restituzione, dagli stipendi di quasi tre milioni e mezzo di dipendenti della pubblica amministrazione, delle trattenute del 2,5% sull'80% della retribuzione illegittimamente sottratte, dal 1° gennaio 2011 ad oggi. 

Il governo, di fronte alla sentenza e alle migliaia di diffide pervenute in questi giorni, ha scelto la strada più comoda licenziando una leggina ad hoc per evitare il rimborso e al contempo ripristinando il vecchio calcolo della liquidazione rinviando ad un prossimo DPCM il calcolo per liquidare l’indennità di fine servizio ai/lle dipendenti pubblici andati in pensione dal Gennaio 2011 ad oggi.

Un decreto che in un colpo solo cancella tutti i ricorsi e i processi avviati contro l’iniqua trattenuta e non restituisce ai lavoratori e alle lavoratrici quanto era stato loro tolto.

Nel frattempo i nostri salari resteranno bloccati fino al 2014 e anche quei pochi soldi che speravamo di riavere si dissolvono con una leggina.

Siamo certi che il prossimo DPCM riserverà altre  sorprese come sappiamo che il ritorno al trattamento di fine servizio (più vantaggioso rispetto al Tfr) rischia di essere vanificato dai fondi pensionistici complementari e dalla previdenza integrativa, a sostegno della quale Sindacati e governo stanno già preparando una campagna di disinformazione.

 

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