A 116 TRA DOCENTI E ATA SONO STATI RICONOSCIUTI GLI SCATTI DI ANZIANITÀ
PER IL LAVORO SVOLTO DA PRECARI, IL DIRITTO AGLI ARRETRATI E AD UNA INDENNITÀ DI OTTO MENSILITÀ PER IL DANNO SUBITO
IL GIUDICE DEL LAVORO DI PISTOIA ACCOGLIE IL RICORSO
ORGANIZZATO DAI COBAS
Il GdL di Pistoia ha accolto, con le sentenze n. 49, 52 e 55 del 10.3.2016, il ricorso di 116 tra docenti e ATA presentato il 10 febbraio del 2011 e patrocinato dall’avv. Daniela Breschi del Foro di Pistoia, sancendo il diritto al riconoscimento degli effetti giuridici ed economici degli scatti di anzianità maturati sulla base dei servizi svolti e ad una indennità di otto mensilità per mancata o ritardata immissione in ruolo. I ricorrenti hanno diritto a percepire gli arretrati calcolati sulla base delle differenze retributive spettanti più gli interessi legali. In particolare, la dott.ssa Maria De Renzis ha evidenziato come il D. Lgs n. 297 /94, che esclude il personale non di ruolo dall’attribuzione degli scatti di anzianità, violi il principio di parità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e a tempo indeterminato previsto dall’Accordo Quadro allegato alla direttiva europea n. 1999/70, ribadita dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea C-307/05. In linea con il principio della gerarchia delle fonti del diritto, il GdL ha disapplicato la fonte nazionale e applicato la fonte europea.
Va rilevato come ancora una volta sia stato necessario adire la giustizia ordinaria perché fosse riconosciuto un diritto palesemente violato dalla legislazione nazionale: lo Stato fa cassa sulla pelle dei precari risparmiando non solo perché non paga loro lo stipendio estivo, ma anche perché li paga sempre con lo stipendio iniziale anche dopo decenni di servizio. In questo modo si comporta peggio anche del padronato privato che, quando ricorre al lavoro precario regolare, deve comunque rispettare i contratti collettivi nazionali di lavoro. Purtroppo, come è noto, le sentenze valgono solo per i ricorrenti fino a quando lo Stato mantiene in vigore l’assurda discriminazione prevista dal D. Lgs n. 297 /94 , che tra altro viola in modo palese anche il principio di uguaglianza previsto dall’art. 3 Cost. Per cui i precari continueranno a subire tale ingiustizia dalla “Repubblica democratica fondata sul lavoro”. I Cobas invitano i precari docenti e Ata a mobilitarsi per ottenere per via legislativa il riconoscimento dei loro diritti.
Pistoia , 15 marzo 2016
Per i Cobas-Scuola
Il portavoce provinciale
Carlo Dami