COBAS TIM - COMUNICATO INCONTRO DEL 19 GIUGNO
“ARRIVEDERCI AMORE CIAO”
Il 19 giugno 2024 TIM ha svolto l’esame congiunto previsto per legge con il quale ha comunicato le modalità di passaggio della divisione NETCO a FIBERCOP. L’esame congiunto si è chiuso con esito negativo. Nessuna delle organizzazioni sindacali ha sottoscritto il verbale.
AD OGGI NON ESISTE ANCORA UNA DATA CERTA DEL PASSAGGIO che sarà contestuale al CLOSING. La data del 1° luglio rimane quindi una data presunta.
Per essere ancora più chiari il passaggio a FIBERCOP del personale di NETCO sarà contestuale al cambio di proprietà.
Nel corso dell’incontro l’azienda ha fornito i particolari e le e slide relative agli istituti che passeranno con il personale. Nel dettaglio (ma le slide allegate sono più esaustive):
Con il passaggio a FIBERCOP i lavoratori e le lavoratrici manterranno nella nuova azienda le prerogative fin qui avute in TIM: Il CCNL delle TLC, l’integrativo aziendale, i regolamenti, gli enti bilaterali ASSILT e CRALT (che però necessiteranno una revisione degli statuti e dei regolamenti di funzionamento), il FONDO TELEMACO e l’iscrizione al fondo pensione telefonico, telefoni, PC e materiale di lavoro (compreso vestiario), buoni pasto, accesso al servizio mensa e navette. Restano le convenzioni sulle tariffe telefoniche. L’accordo sul LAVORO AGILE resterà in vigore fino al 15 settembre, ma su questo l’Azienda ha intenzione di accelerare i tempi per la definizione di un nuovo accordo.
Il mantenimento degli “istituti integrativi” è in parte garantito dalla norma e dal Codice civile, ma è necessario dire che al tavolo non c’è stata alcuna ulteriore rassicurazione in merito, dimostrata dal rifiuto di inserire alcune clausole di salvaguardia relative, ad esempio, alla durata di questi istituti.
Per tanto se da una parte la nuova proprietà sembra avere tutto l’interesse ad iniziare questo nuovo ciclo senza penalizzazioni, dall’altra è bene dire fin d’ora che I DIRITTI ACQUISITI andranno difesi con le unghie e con i denti.
Siamo all’atto finale di TIM e come COBAS incassiamo una sconfitta legata al fatto di non essere riusciti a conquistare TIM UNICA e PUBBLICA.
Il futuro non è scritto ma è certo che in questi ultimi due anni riteniamo si sia fatto poco per impedire questo epilogo, o almeno che non sia stato fatto tutto quello che sarebbe stato necessario.
Le responsabilità del Governo Meloni sono gravissime: aver avallato una operazione che secondo noi è puramente speculativa.
I prossimi mesi serviranno non solo a gestire la transizione ma anche a prepararsi per le elezioni RSU in FIBERCOP e in TIM. I lavoratori e le lavoratrici avranno la possibilità di decidere da chi sentirsi rappresentati. Sarà un passaggio importante anche per avere delegati e delegate capaci di difendere i diritti conquistati in anni di permanenza in TIM che non sono necessariamente garantiti.
DAL PUNTO DI VISTA LEGALE faremo partire delle lettere di impugnazione contro la cessione. Questo atto serve evidentemente a conquistare tempo, per verificare se esistano in futuro le condizioni per un ricorso in tribunale che invalidi la procedura e/o valuti le ricadute negative del passaggio.
Le lettere saranno gratuite per tutti e tutte e solo in una seconda fase valuteremo eventuali costi legati alla vertenza legale se ne ricorreranno le condizioni.
ADERIRE AI COBAS, ORA, SIGNIFICA GARANTIRSI UN FUTURO NELLE NUOVE AZIENDE e soprattutto delegati e delegate capaci di lottare per difendere diritti e salario, in TIM come pure in FIBERCOP.
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Roma 19/06/2024
COBAS TIM – COBAS FIBERCOP