Educazione al genere e alle differenze-Istruzione e cultura in carcere- Contro la medicalizzazione degli studenti e i TSO. In difesa dei diritti civili sotto attacco
Ventennale Forum Sociale Europeo di Firenze 2002-2022
Seminario di Aggiornamento/Formazione 10 novembre 2022
Il 10 novembre si è svolto, nell’ambito del ventennale del Forum Sociale Europeo a Firenze, il partecipato seminario di apertura dei lavori, organizzato dal CESP “Educazione al genere e alle differenze. Istruzione e cultura in carcere. Contro la medicalizzazione degli studenti e i TSO. In difesa dei diritti civili sotto attacco”.
Con gli argomenti trattati, tutti afferenti ai Laboratori scuola-società che il Centro studi ha sviluppato in questi anni per approfondire problematiche scolastiche con importanti riverberi sociali, si è voluto porre all’attenzione della platea il rischio incombente su quelle libertà e diritti civili fra loro intimamente connessi, ma sotto attacco, che sono, invece, proprio quelli che contribuiscono alla costruzione di una società solidale ed equa.
Davide Zotti e Valentina Millozzi, relatori nella prima sezione dei lavori Educazione al genere hanno analizzato i rischi connessi al silenzio con il quale si vorrebbe impedire, nelle scuole, di parlare di identità e minoranze che vanno invece rappresentate e sono poi passati ad evidenziare gli strumenti necessari per fornire ai docenti gli strumenti operativi per uscire dal silenzio e dare visibilità al “curricolo nascosto”.
Bruna Sferra, relatrice nella sezione Educare alle differenze, ha analizzato i processi di inclusione dietro i quali spesso le scuole nascondono i tentativi di normalizzazione, rispetto ai quali diviene importante la decostruzione e la destrutturazione di stereotipi e pregiudizi, il superamento della dicotomia «noi-gli altri» per l’assunzione di punti di vista plurali, la costruzione di identità aperte per poter dotare alunne e alunni di strumenti idonei a leggere la realtà in senso critico e solidale.
Giorgio Flamini, Mattia Esposito, Anna Grazia Stammati hanno presentato, nella sezione Istruzione e cultura in carcere il docufilm Lo cunto dei ristretti testimonianza, diretta e senza filtri, sulla vita in carcere, sull’importanza della scuola in carcere e sui problemi del “dopo carcere” con riprese svolte nelle sezioni e nelle celle della Casa di reclusione di Maiano-Spoleto, nel quale i detenuti, grazie alla lettura del Pentamerone di GB Basile, in un processo di ricostruzione e rappresentazione del sé, hanno scritto e descritto il proprio personale “cunto”.
Gioacchino Di Palma (avvocato del Telefono Viola) nella sezione Contro la medicalizzazione degli studenti e i TSO ha affrontato il caso dello studente di Fano sottoposto, nel maggio scorso, a Trattamento Sanitario obbligatorio per non aver indossato la mascherina. I TSO, veri e propri residui manicomiali, dimostrano che il manicomio non è solo un luogo, ma un criterio e questo episodio conferma quanto sia diffuso il rischio di leggere i comportamenti degli studenti e delle studentesse con la lente deformante della diagnosi clinica.
Visto il livello degli interventi e l’importanza degli argomenti trattati, nel seminario è emersa (ed è stata accolta) la proposta di diffondere il seminario sull’intero territorio nazionale, unendo alle relazioni già individuate, laboratori didattici pomeridiani per ogni singolo argomento, per poter fornire ai docenti, attraverso percorsi di formazione e di messa in rete, contenuti e metodologie che contrastino strumentalizzazioni politiche che ora stanno esplodendo, con narrazioni corrette che aprano alla riflessione e permettano la costruzione di percorsi didattici alternativi.
Anna Grazia Stammati (Presidente CESP)