IL BUCO NERO DELLA BASE MILITARE A PISA/PONTEDERA, PAGATA COL FONDO DI COESIONE SOCIALE ED EDILIZIA PUBBLICA
Dalla manifestazione a Coltano di Pisa il 2 giugno 2022 e dopo le mobilitazioni che sono seguite nei mesi successivi, il progetto di base militare per l’addestramento del 1° battaglione dei Carabinieri “Tuscania” e del GIS sembrava aver subito una battuta d’arresto, con la caduta del Governo Draghi. In questi mesi, infatti, pareva che fosse calata una coltre di oblio sul progetto, improvvisamente riemerso all’attenzione dell’opinione pubblica con lo svelamento da parte del Movimento No Base della prossima discussione in Commissione Ambiente di un DdL che raddoppia il territorio interessato (comprese le aree protette del Parco) e stanzia più del doppio di quello iniziale (da 190 a 520 milioni di euro). La gravità dell’iniziativa si misura su due livelli:
1) L’aspetto generale di aumento delle spese militari con finalità belliciste, accompagnate dalla diffusione dell’ideologia militarista nella società (e nelle scuole);
2) L’aumento esponenziale di investimenti militari con fondi sottratti alle spese sociali (sanità, scuola, difesa delle fasce sociali deboli, protezione dell’ambiente e cura del territorio).
Abbiamo condiviso la mobilitazione del Movimento No Base fin dal 2 giugno di due anni fa e continueremo a farlo a maggior ragione per contrastare l’avanzare di una irresponsabile economia di guerra, che pagheranno soprattutto lavoratrici e lavoratori e settori popolari: sosterremo inoltre la battaglia contro questa mega-struttura per evitare i danni che provocherebbe un ecomostro di questa portata, con l’innalzamento dei rischi per la cittadinanza e con un’ulteriore devastazione dell’ambiente e del territorio. L’educazione ambientale e la coscienza civile contro la guerra come risoluzione dei conflitti internazionali rappresentano un impegno integrante della nostra concezione politico-sindacale e social-culturale: l’opposizione a questi progetti è pertanto coerente con il nostro impegno nella difesa dei diritti di lavoratrici e lavoratori, della salute e dell’ambiente, dei trasporti, della scuola e dell’istruzione pubblica.
CONFEDERAZIONE COBAS