La Confederazione Cobas esprime solidarietà alle lotte dei facchini della Granarolo a Cadriano (Bologna)
Da luglio 2013 chiedono il rispetto degli accordi firmati anche con la Prefettura di Bologna per il reintegro di 51 lavoratori licenziati ingiustamente.
La Confederazione Cobas nazionale continua ad esprimere la propria solidarietà alle lotte dei licenziati dalla Granarolo, licenziati dal consorzio SGB (appalto Granarolo /CTL e Cogefrin), dove lavoravano da 10 15 anni, che in questi giorni combattono l’ultima ed ennesima battaglia per il rispetto degli accordi presi con l’azienda Granarolo ed il Prefetto di Bologna nel luglio 2013 per la loro ricollocazione da attuarsi fra ottobre e novembre; fatto non ancora avvenuto.
Il reintegro dei lavoratori non avviene da nove mesi, ed allora lavoratori e S.I. Cobas decidono di continuare il presidio fino a quando non si concluderà positivamente la partita.
Cosa possono fare lavoratori che da nove mesi non ricevono salario, come fanno a vivere, ma questo il Prefetto non lo capisce? Se lui stesse per nove mesi senza paga, come se la vivrebbe? Male pensiamo, così come vivono male i licenziati dalla Granarolo.
L’azienda Granarolo sui giornali cittadini scrive lettere aperte per sostenere che non c’entra con questo attacco costante che riceve: ma come? Chi è il committente dell’appalto: è la Granarolo, l’azienda che appalta e subappalta senza assumersi responsabilità! Chi è che non applica il Contratto nazionale Logistica ai facchini? E’ la Granarolo attraverso i subappalti. Chi è che evade su contributi e tasse pagando irregolarmente i facchini degli appalti? E’ sempre la Granarolo. Allora perché questa azienda vuole passare per una delle perle della Lega Coop? Parliamo di queste cooperative perle: Manutencoop che licenzia gli esternalizzati Telecom dopo essersi assicurata commesse milionarie dalla stessa Telecom; parliamo di Coop.Adriatica ? Stesse inadempienze su appalti e subappalti della logistica. E via così, tante cooperative fanno capo a LegaCoop che ha completamente snaturato lo spirito cooperativistico: solidarietà e diritti.
Noi sappiamo che la legge italiana prevede che sia proprio il committente, in questo caso la Granarolo, il responsabile principale delle malefatte dei consorzi e cooperative riceventi appalti. Il committente deve rispondere in pieno di fronte alla legge, sanando totalmente tali inadempienze contrattuali, salariali, licenziamenti, evasione contributiva e fiscale..
Dunque la Granarolo smetta di ergersi ad azienda corretta e leale, perché non lo è. La smetta di vendicarsi contro le lotte dei facchini perché le chiedono solo ciò che loro spetta per legge e per diritto. La Granarolo smetta di accusare i sindacati di base che lottano con i facchini, “estremisti preoccupanti come la mafia”. Il comportamento mafioso di chi è? Invitiamo tutti a dare la risposta evidente.
La Granarolo è molto, troppo aiutata da polizia e carabinieri che picchiano lavoratori, sindacalisti, militanti solidali con le lotte, invece di arrestare chi in modo delinquenziale non rispetta le leggi e i diritti del lavoro. In questi giorni assistiamo davanti ai cancelli della Granarolo a scene violente di pestaggio di chi difende il proprio posto di lavoro, è inaccettabile. Arrestati sindacalisti S.I.Cobas e portati al carcere della Dozza: è inaccettabile.
Per tutti questi motivi ci uniamo nella solidarietà e nella lotta dei facchini della Granarolo come sindacato Confederazione Cobas Nazionale, con lotte e azioni comuni.
Invitiamo tutte e tutti al boicottaggio dei prodotti della Granarolo sul territorio nazionale e oltre.
La prossima settimana e per una serie di date, le Rsu con iscritte iscritti della Lista Cub Cobas e i Cobas Pubblico Impiego si impegneranno con un atto di solidarietà a sostegno dei 51 licenziati alla Granarolo, raccogliendo buoni mensa davanti alla sede del Comune di Bologna.
I lavoratori del Comune di Bologna hanno una lunga tradizione di solidarietà che va rafforzata e non dispersa soprattutto in tempi nei quali si vogliono dividere i lavoratori pubblici da quelli privati, mettendo gli uni contro gli altri. Il calore dei lavoratori solidali rende le notti trascorse nei picchetti meno fredda.
UNITI SI VINCE!!
CONFEDERAZIONE COBAS
GENNAIO 2014