REVOCATO LO SCIOPERO GENERALE DEL 19 E 20 MAGGIO ALL'ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI

Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna

Mercoledì 11 maggio 2016 

La conferenza stampa di oggi è stata indetta dalle organizzazioni sindacali COBAS Pubblico Impiego Sanità, Nursind e Fials, per due motivi:

revocare lo sciopero generale di due giornidi tutti i lavoratori dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, proclamato dalle suddette organizzazioni sindacali per giovedì 19 e venerdì 20 maggio;

consegnare alla stampa alcuni dei documenti che attestano le ragioni dello sciopero, cioè le illegittimità e la mancanza di trasparenza all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.

La revoca dello sciopero è un atto di grande responsabilità verso i cittadini; tanti di questi, infatti, non avrebbero potuto usufruire – per due giorni interi - dell’assistenza ospedaliera.

Ma il nostro è, anche, un gesto per mettere allo scoperto l’irresponsabilità degli amministratori dell’Istituto Ortopedico (e del suo Direttore Generale, Dott. Ripa Di Meana) che di fronte alle circostanziate e documentate illegittimità e alla mancanza di trasparenza, non si sono neppure preoccupati di affrontarle e risolverle.

I documenti che oggi consegniamo agli organi d’informazione, che testimoniano le illegittimità e l’assenza di trasparenza, sono, invece, la prova evidente che tali situazioni esistono e possono essere accertate.

In particolare:

l’assegnazione illegittima – cioè senza alcuna selezione - di circa 60 posizioni organizzative, per quasi 350 mila euro annui;

la programmazione dell’orario di lavoro al di sotto delle 36 ore previste dai contratti nazionali di lavoro;

l’introduzione di formule illegittime come il “debito orario” o il “rientro a budget”, che costringono i lavoratori a prolungare l’orario di servizio, peggiorando la loro condizione e le loro prestazioni;

la discrepanza tra l’orario di servizio effettivamente svolto e quello rilevato dall’Ufficio del Personale;

la mancanza di trasparenza nella contrattazione aziendale, a seguito della decisione, unilaterale, dell’Amministrazione IOR di non redigere più i verbali delle riunioni della Commissione trattante, dove vengono contrattati milioni di euro;

la mancanza di trasparenza nella presentazione e nella valutazione dei “progetti incentivanti”, dal valore complessivo di centinaia di migliaia di euro.

Per questi motivi, pur revocando - con grande senso di responsabilità - lo sciopero generale di tutti i lavoratori dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, intraprenderemo altre forme di lotta e di protesta fino a quando non verranno alla luce e risolte, anche per mezzo di denunce legali, le illegittimità e la mancanza di trasparenza all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.

  COBAS Pubblico Impiego - SANITÀ                         

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