RIUSCITO LO SCIOPERO DI 24 ORE DI Venerdì 22 MARZO DEL SETTORE DELLA LOGISTICA! CONTINUIAMO A LOTTARE!

RIUSCITO LO SCIOPERO DI 24 ORE DI Venerdì 22 MARZO DEL SETTORE DELLA LOGISTICA! CONTINUIAMO A LOTTARE!

Sciopero in tutto il nord Italia con picchetti e blocchi dei tir e delle merci davanti al polo logistico di Bologna Interporto, e sempre in provincia di Bologna, ad Anzola Emilia davanti a Coop Adriatica e alle aziende che lavorano in appalto (la potenza della Lega delle Cooperative in Emilia); sciopero e lotte anche al polo logistico di Piacenza e in quello di Milano e Padova, così come a Treviso.

Una grande dimostrazione della forza e della volontà di avereDIGNITA’ SUL LAVORO CONTRO LA SCHIAVITU’ E LO SFRUTTAMENTO DI LAVORATRICI E LAVORATORI DEL FACCHINAGGIO LOGISTICA TRASPORTI MERCI.

Migliaia di lavoratrici e lavoratori per ore hanno presidiato con grande consapevolezza,per la prima volta in Italia HANNO PARTECIPATO AD UNO SCIOPERO GENERALE DELLA LOGISTICA , uniti e resistenti, bastava chiedere loro se si sentivano partecipi e la loro risposta è statasolo con voi cobas col vostro sindacato possiamo fare questo, cgil cisl uil ugl non ci riuniscono mai, non fanno mai assemblee, non affrontano i nostri problemi e non rispondono alle nostre richieste di buste paga irregolari e orari impossibili, LORO CI ISCRIVONO E PRENDONO I SOLDI DELLE TESSERE E BASTA, LASCIANO FARE AI PADRONI.

La protesta generalizzata del 22 marzo, indetta da Si Cobas e Adl, con l’adesione della Confederazione Cobas, è stata più che mai necessaria, e sarà la prima di altre proteste, perché dobbiamo FERMARE la trattativa per il rinnovo del CCNL che di  nascosto e in tutta fretta (non si è mai vista tanta fretta per il rinnovo di un contratto nazionale come adesso quello della logistica) a Roma, Cgil Cisl Uil e Associazioni padronali portano avanti per peggiorare le condizioni di lavoro e il salario: aumento delle ore di lavoro da 39 a 40, eliminazione della 14^, malattia non pagata, diminuzione delle ferie da 22 a 20 e altre nefandezze.

La piattaforma rivendicativa dei sindacati di base per il rinnovo del CCNL invece prevede : unaclausola sociale per conservare stipendio e posto di lavoro in caso di cambio appalto, libera scelta di essere soci o dipendenti, malattia e infortunio al 100%, ferie pagate, permessi e buoni pasto da 5,29 euro al giorno, e un aumento di 150 euro al mese per tutti.

Lo sciopero è riuscito alla grande, in particolare  all’Interporto di Bologna, 500mila metri quadri di magazzini, un’area doganale e 3 terminal ferroviari per un totale di 9 milioni di tonnellate di merce movimentata ogni anno, il blocco è andato avanti dall’alba di venerdi 22 marzo fino a mezzogiorno, senza scontri e incidenti.

Poi tutti ci siamo spostati ad Anzola Emilia dove, davanti a Coop Adriatica e davanti ai cancelli dell’edificio dove operano Unilog e Cta, all’ora di pranzo, si sono verificati scontri. Queste aziende in appalto a Coop Adriatica non accettano ancora di regolarizzare buste paga, diritti contrattuali e sindacali previsti dal CCNL e dalla legge 300/70.

È prassi che Coop Adriatica, ad ogni protesta, si rivolga a poliziotti e carabinieri che immancabilmente caricano i manifestanti, e così si verificano gravi incidenti. Se una volta quelli di Coop Adriatica si chiamavano compagni, per parafrase, allora “compagni di niente, solo padroni” .

Anche stavolta scontro e cariche violente di carabinieri e polizia, manganellate, e alla fine vere e proprie scene di guerriglia, tra fughe precipitose, lanci di sassi, e rincorse manganello alla mano. Scene che si sono susseguite per almeno mezz’ora in mezzo agli automobilisti imbottigliati, fino a quando un tir, rimasto fino ad allora bloccato, non è riuscito a mettersi in strada. Alcuni facchini si sono aggrappati alle fiancate e uno di loro ha resistito più degli altri mentre il mezzo ha proseguito nella sua marcia. Alla fine, uno di loro è caduto e ha battuto la testa, rimanendo immobile e senza conoscenza, finchè è stato portato via in ambulanza.

 

Esprimiamo la nostra solidarietà al facchino ferito e ad altri rimasti contusi, purtroppo la bella giornata di sciopero è stata ingiustamente colpita,rivendichiamo chescioperare è sacrosanto, a maggior ragione se il rapporto di lavoro è solo manipolato da cooperative finte e da committenti piccoli e grandi che risparmiano sulla pelle dei lavoratori per realizzare enormi profitti. A partire da Coop Adriatica e da tanti altri noti e ignoti padroni che spesso provengono dall’ambiente malavitoso e mafioso.

 

La nostra solidarietà va anche ad ALDO MILANI  coordinatore nazionale del S.I.Cobas che per ritorsione è stato colpito da un gravissimo provvedimento repressivo che gli vieta per i prossimi tre anni di mettere piede nel territorio di Piacenza. Milani è uno dei promotori delle lotte ai magazzini Ikea di Piacenza, ed in questo modo si pensa di fermare la lotta dei facchini, ma è folle pensare che questo accada, ormai la scintilla è accesa  e nessuno può fermare l’incendio che si sta propagando, la strada è aperta VOGLIAMO RESTARE UNITI E SOLIDALI, la Conf. Cobas ha fatto sua questa lotta e intende continuare a portarla avanti insieme con le lavoratrici e ai lavoratori della logistica, ai sindacati di base, e con tutte le forze che si sono unite e condividono le lotte i  centri sociali, i collettivi e i movimenti.

 

IERI SABATO 23 MARZO LA GRANDE MANIFESTAZIONE DELLE MIGRANTI E DEI MIGRANTI CHE SI E’ TENUTA A BOLOGNA, E’ STATA LA DIMOSTRAZIONE DEL PROSEGUO DELLA LOTTA PER I DIRITTI DELLE STRANIERE E  DEGLI STRANIERI, SFRUTTATI SUL LAVORO, E SFRUTTATI DALLO STATO CON LA LEGGE BOSSI FINI TURCO NAPOLITANTO E CON LA REPRESSIONE DEI CIE.

SOTTO LA PIOGGIA MA TANTE E TANTI AL GRIDO : LOTTA DURA SENZA PAURA!!

Hanno partecipato, nonostante la pioggia, per le strade di Bologna circa 2.000 persone.

Diverse delegazioni provenienti da altre città italiane: Brescia, Pisa, Firenze, Torino, Marghera, tanti gli interventi dal camion compreso quello di un collega del facchino ferito ad Anzola Emilia.

La manifestazione è partita da piazza XX Settembre percorrendo via dei Mille e via Indipendenza, per poi passare sotto la Prefettura e concludersi alla ‘T’ con un’esibizione del laboratorio On the move.

NOI SIAMO CON LE LOTTE PER I DIRITTI E CONTINUEREMO perché NON E’ FINITA QUI!!!

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

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