Alle POSTE di Firenze: COLPIRNE UNO PER EDUCARNE 100?
In poco più di un mese, il rappresentante RSU e RLS Edoardo Todaro, attivista Cobas con oltre 30 anni di servizio nel recapito, è stato oggetto di due contestazioni disciplinari.
La prima, pervenuta dopo oltre un mese dal fatto contestato, che ha poi portato alla multa di 4 ore di retribuzione, per non aver azzerato tutto il corriere giornaliero in carico, lasciando in ufficio alcuni plichi e corrispondenza (peraltro regolarmente consegnata il giorno successivo).
Sanzione alquanto discutibile, dato che è ormai risaputo alla dirigenza aziendale che, dopo i tagli di personale e l'allungamento delle zone di recapito a seguito della ristrutturazione del servizio, è praticamente impossibile recapitare tutto tutti i giorni, e non sempre è possibile portare fuori, comunque, tutto il corriere per poi riportarlo indietro a fine orario.
“Caso” vuole che proprio ad Edoardo venga sanzionata una pratica che riteniamo, purtroppo, alquanto estesa...
Alcuni giorni fa la seconda contestazione per un episodio dell'8 Aprile, stavolta per aver caricato “in modo disordinato” i pacchi nel freeduck a sua disposizione, averlo fotografato, ed essere rientrato dal giro riportando alcuni pacchi e facendo (correttamente) mettere a memoriale l'impossibilità di consegna entro il proprio orario.
“Caso” vuole che l'episodio contestato sarebbe avvenuto proprio il giorno dopo lo sciopero nazionale dei Cobas contro la privatizzazione delle Poste, e quindi con il doppio di corrispondenza da recapitare!
Inoltre il giorno successivo, secondo l'azienda, avrebbe usato frasi offensive nei confronti del dirigente dell'ufficio.
Queste accuse sono assolutamente false!!!
Non è nostra pratica, tantomeno di Edoardo, effettuare foto nei luoghi di lavoro (e vorremmo sperare non lo sia neppure per l'azienda)!
Non è nostra pratica offendere chicchessia, ma esprimere, anche con la dovuta fermezza, le nostre ragioni e le nostre opinioni.
Cosa che Edoardo, da anni e in particolare negli ultimi mesi, non si è sottratto dal fare anche attraverso la stampa e gli organi di informazione, riguardo alle condizioni in cui sta versando il recapito.
E crediamo sia proprio per questo, per la sua visibilità mediatica e la sua determinazione, che Edoardo oggi sia nel mirino della dirigenza postale, che attraverso la minaccia di sanzioni vorrebbe far tacere Edoardo e far chinare la testa a tutti quei lavoratori che vogliono far valere le proprie ragioni.
Ma Edoardo non è solo!
Con lui ci siamo noi, ma soprattutto ci sono i lavoratori ed una società civile non più disposta ad accettare comportamenti lesivi della dignità e della libertà di espressione, anche sindacale.
Sostenere ed esprimere solidarietà verso Edoardo è adesso necessario, perchè la sua difesa significa difendere noi stessi, ed il nostro lavoro.
Da parte nostra non intendiamo far passare sotto silenzio quanto sta avvenendo, e coinvolgeremo tutti i lavoratori, gli organi di informazione e la cittadinanza a sostegno di Edoardo.
COBAS POSTE FIRENZE cobaspostefi@gmail.com
Firenze, 25 Maggio 2014