LAGER – CIE MAI PIU’, LIBERI TUTTE/I
Il 15/2 ben oltre 5000 compagne/i, hanno risposto alla chiamata delle reti antirazziste e dei movimenti per l’abitare, per sostenere la chiusura di tutti i CIE , nel caso il lager di Ponte Galeria-Roma. Il 16/2 e il 1° marzo, i siciliani hanno manifestato per la chiusura del CARA di Mineo e contro il Muos di Niscemi , il sistema militare Usa per le criminali guerre con i droni.
Un importante e decisivo fine settimana, che precede la ridiscesa in piazza a sostegno dei diritti dei migranti il prossimo 1° marzo, e dopo i provocatori blitz repressivi di Roma e Napoli a cui l’insieme dei movimenti sociali hanno risposto con compattezza e determinazione.
Il lager di Ponte Galeria è rimasto circondato per l’intero pomeriggio e molteplici sono stati i segnali di riconoscimento lanciati dal corteo ai fratelli e sorelle reclusi. Salve di petardi , fumogeni , fuochi di artificio, fiaccole-lanterne, palloni di carta , grida-slogan da altoparlanti , hanno fatto sentire la solidarietà agli internati e l’impegno a farla finita contro l’illegalità dei CIE, luoghi di tortura e umiliazione; con le annesse vendette nei confronti dei 15 migranti - scampati dal disastro di Lampedusa e che hanno messo in atto la protesta delle “ bocche cucite” per far conoscere al mondo l’infamia dei CIE –di cui 4 espulsi-rimpatriati nella giornata della manifestazione.
All’appuntamento della stazione Ostiense, per prendere insieme il treno i romani hanno risposto a migliaia .Di treni c’è ne sono voluti ben 3 per poter trasportare i partecipanti, così da giungere al concentramento di piazza Caravaggio; raggiunto dopo la discesa alla fermata “parco Leonardo”, percorrendo un lungo centro commerciale , i cui numerosi presenti rimasti sorpresi da questa novità e resi edotti dai contenuti della manifestazione.
Da li , attendendo i compagni napoletani giunti con 2 bus e altre realtà provenienti dalla regione, il corteo si è mosso al grido di“ liberi tutti, chiudere i lager”,animato soprattutto da migliaia di giovanissimi ben coscienti dell’impegno che stanno profondendo. Praticamente tutto l’asse viario, che da Roma si dirige al mare di Fiumicino percorrendo la via Portuense, è stato bloccato per 4 ore per l’assedio al lager. L’immagine era quella del fortino assediato , le cui odiate mura erano difese dagli scherani in divisa , fatti oggetto del dispregio corale e che non ce l’anno fatta ad impedire lo sradicamento popolare del truce reticolato che precede le mura.
Agli immigrati reclusi è stato impedito l’accesso ai “cortili d’aria” per vietargli di sentire-interloquire con la protesta , così che solo attraverso le loro telefonate a Radio Onda Rossa riamplificate al corteo, si è potuto sapere di quanto avveniva dentro il lager e dei ringraziamenti per la mobilitazione in corso..
Un grande fine settimana di lotta , che dispone a moltiplicare l’impegno pere farla finita una volta per tutte con l’apartheid della “detenzione amministrativa” rappresentata dai CIE-CARA, con tutto il sistema di discriminazioni ,illegalità ,” pacchetti sicurezza”,messo in atto dalla fortezza Europa ( da Shengen a Dublino) tesi all’esclusione, segregazione ed espulsione dell’umanità migrante.
LIBERI TUTTE/I, LAGER – CIE MAI PIU’
Roma 16.2.14 CONFEDERAZIONE COBAS ROMA