Policlinico Umberto 1° di Roma - Il 28/2…ERA VENERDI’… ED ORA CHE SUCCEDE NEL SERVIZIO RISTORAZIONE!?

cucine

Prendere in giro malati, pazienti e lavoratori continuando a regalare alla DITTA INNOVA “tempo” per recuperare il carente servizio che dal 10/1/2014 sta offrendo alla nostra azienda, è veramente poco rispondente agli obblighi imposti dalle leggi e contratti dell’offerta sanitaria pubblica!

Il loro contratto prevede obblighi precisi che sono stati costantemente disattesi:dalla qualità dei prodotti (cambio di olio perché non miscele extravergine, purè quasi privo di latte, pesce con le spine, prodotti bolliti e poi rigenerati, minestre acquose e prive di verdure/pasta, affettati non di qualità, prodotti scaduti… ecc. ecc.) alla consegna del vitto a letto con diete a volte errate od incomplete, non tutte segnalate sulle confezione e senza verificabili controlli sul peso dei prodotti.

Il tutto segnalato e denunciato da malati, parenti, responsabili UOC con lettere, fax e in ben 3 incontri con tutti i coordinatori DAI/UOC e direzione generale, sanitaria, amministrativa, dietiste, che ci ha portato ad organizzare, con personale aziendale e della ditta, controlli quotidiani ed assaggio delle pietanze a turno in tutti i reparti continuando a verificare la scarsa qualità e soddisfazione ed un elevato spreco dei vitti a tutto danno della carente alimentazione offerta ai malati e dei soldi pubblici spesi per un servizio oggettivamente carente.

COSA ALTRO DOBBIAMO ASPETTARE, VERIFICARE, ASSAGGIARE PER CONSIDERARE FALLIMENTARE TALE APPALTO??  E’ STATA COINVOLTA LA CENTRALE ACQUISTI REGIONALE?? 

A CHI PUO’ INTERESSARE DI COPRIRE QUESTO DISSERVIZIO, CONTINUANDO A SPRECARE SOLDI PUBBLICI E AD AUTORIZZARE L’ARROGANTE COMPORTAMENTO DI QUESTA DITTA CHE NON AMMETTE I PROPRI SBAGLI NELL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E NELLA QUALITA’ DEI PRODOTTI...VISTO CHE HA SOLO PRESO PROVVEDIMENTI CONTRO I PROPRI DIPENDENTI DICHIARATI UFFICIALMENTE “INCAPACI E INCOMPETENTI” (2 licenziamenti e decine di provvedimenti disciplinari…non per i loro coordinatori responsabili dei disservizi…ma per le “ultime ruote del carro” che confezionano o trasportano a mano dai 2 ai 3 carrelli con i vitti)???

Questi lavoratori sono però gli stessi che, prima del loro arrivo, garantivano il servizio alimentazione, con possibili limiti ed errori, ma sicuramente con una qualità e coordinamento molto superiore perché  direttamente controllato da personale aziendale nel rispetto di tutte le leggi e regole HCCP e, principalmente, nella cucina dell’azienda. Anche il fatto che ancora NON si sia fatto niente di quanto previsto a livello di ristrutturazione degli spazi cucina, CI PREOCCUPA MOLTO: perché oltre a prolungare l’arrivo di questi prodotti dal centro cottura di Pomezia, potrebbe concretizzare, come è successo al San Camillo, al San Giovanni, ecc., la definitiva NON riapertura della cucina aziendale…a tutto guadagno della ditta a tutta squalifica del servizio!

Di prassi ogni nuovo appalto dà il meglio di sé…almeno all’inizio…con questa ditta abbiamo incominciato malissimo...continuiamo male…ed allora ci dovremmo accontentare!?!????

A SALVAGUARDIA DELLA DIGNITA’ E PROFESSIONALITA’ DI NOI LAVORATORI DELLA SALUTE CHIEDIAMO AI NOSTRI DIRIGENTI DI NON COINVOLGERCI NEL VOLER SALVARE L’IMPOSSIBILE, PRENDETEVI VOI TUTTA LA RESPONSABILITA’ DEL DISSERVIZIO CHE GLI UTENTI E I REPARTI CONTINUANO A SUBIRE…NOI NON VOGLIAMO ESSERNE COMPLICI.

3/3/2014

Cobas Sanità Università e Ricerca

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