ROMA NON SI VENDE ROMA SI DIFENDE
NO ALLE PRIVATIZZAZIONI
Il processo di privatizzazione dei servizi pubblici e del demanio di Roma è di
nuovo in moto.
Nel cosiddetto decreto "Enti Locali" si vorrebbe inserire, su proposta della
senatrice Lanzillotta, una norma che obblighi il Comune di Roma a privatizzare
ACEA, ATAC e AMA, oltre alla vendita del patrimonio pubblico e ai licenziamenti
dei lavoratori per le aziende in perdita.
E' evidente come non si tratti di un'iniziativa estemporanea, ma sostenuta da una
buona parte della maggioranza delle larghe intese, PD compreso, in una strategia
di rilancio dei processi di privatizzazione in tutto il paese. Un progetto proprio del
Governo Letta, ma valido certamente anche per qualsiasi futuro Governo.
Per aprire questo percorso, le ricchezze collettive di Roma, vanno privatizzate e
date in dono ai soliti speculatori privati, in testa Caltagirone che sta muovendo i
suoi li per far andare in porto la manovra.
La ricetta rimane la stessa che ci ha portato in questa drammatica crisi, in cui
vengono ridotte ogni giorno di più le garanzie sociali, aumentando la precarietà,
del lavoro e delle nostre vite.
Di fronte a questo, come movimenti sociali, che già si sono battuti per la difesa dei
servizi pubblici, dei beni comuni e dei territori, vogliamo resistere e chiamare tutti
e tutte a una difesa collettiva contro questo ennesima speculazione e
devastazione; ma, di più, ci mobilitiamo per affermare che è possibile
un'alternativa fatta di una diversa distribuzione delle risorse, a partire dalla
garanzia dei diritti, dalla gestione partecipata dei servizi pubblici e dei beni
comuni.
Non siamo disposti ad ipotecare il nostro futuro.
GIOVEDI 20 FEBBRAIO 2014
ORE 15 - DAVANTI AL SENATO