Straordinaria mobilitazione dei lavoratori/trici del comune di Reggio Calabria
Il 29 maggio si è svolta una grandissima iniziativa di mobilitazione dei lavoratori/trici del comune di Reggio Calabria.
In almeno 600 (la metà di tutti i dipendenti del comune) si sono radunati in assemblea in piazza Italia per protestare contro l'ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria che ha dato ragione al comune, il quale a seguito di una verifica ispettiva del Ministero dell'Economia e Finanze, ha messo in discussione tutti gli accordi aziendali dal 2000 al 2010 e la distribuzione delle PEO (progressioni economiche orizzontali) alla quasi totalità dei lavoratori.
Ebbene l'ordinanza, sposando le tesi dell'amministrazione, ha autorizzato l'immediata sospensione della contrattazione integrativa e degli effetti della stessa, ovvero le erogazioni delle PEO e i benefici economici direttamente riconducibili. E così il comune di conseguenza si accingerà a recuperare le somme pregresse che assommano a diverse migliaia di euro per ogni dipendente, con trattenute mensili sugli stipendi dei lavoratori che saranno ulteriormente impoveriti. Ordinanza che rifacendosi a deliberazioni della Corte dei Conti ricalca nè più nè meno la situazione che è scoppiata, da alcuni mesi, al comune di Firenze.
E così i lavoratori, con tutti i delegati RSU, esprimendo la loro rabbia in assemblea, si sono ripresi la piazza per diverse ore. Da sottolineare la colpevole assenza dei sindacati confederali e la presenza visibile della neonata struttura Cobas del comune.
La giornata si è conclusa con un incontro in prefettura dove il Prefetto ha preso l'impegno di trovare una soluzione alla vertenza. Intanto la RSU, diffidando delle lungaggini e delle prospettive negative che si potrebbero aprire, ha indetto uno sciopero generale di tutto il personale del comune per l'11 GIUGNO 2013, quando la città sarà attraversata da un corteo di protesta.
Cobas comune di Reggio Calabria
Cobas Pubblico Impiego