Piattaforma contratto settore elettrico 2009-2011
Nell’affrontare il rinnovo contrattuale del Settore Elettrico non si può prescindere da 2 questioni essenziali : 1) la crisi del sistema capitalistico ; 2) la problematica energetica commessa a consumi energivori,inquinamento globale,cambiamenti climatici e devastazione dell’ecosistema.
1) la crisi economica-finanziaria-alimentare-energetica-ambientale, è il prodotto nefasto dell’attuale modello capitalistico profittale,speculativo,onnivoro. Da questa evidenza, dai crack dei grandi colossi bancari,automobilistici,chimici….non si trae la conseguenza del fallimento di oltre 20 anni di liberismo spietato e guerrafondaio, che ha divaricato ancor più il mondo tra ricchi e poveri, suscitato nazionalismi, incitato all’odio e ai pogrom.
Questo capitalismo agonizzante intende tuttora succhiare il sangue a chi ha sempre sfruttato e spremuto fino all’osso.
Nelle intenzioni del governo Berlusconi , di ConfIndustria,ConfCommercio,ConfAgricoltura la crisi la devono pagare i lavoratori,i pensionati,i giovani e loro famiglie.
In corso 2009-2010 è annunciata la perdita di 1 milione di posti di lavoro. Già sono operanti massicci licenziamenti e ripetuti cicli di cassintegrazione;mentre chi lavora subisce il ricatto dei contratti precari e oltre 500.000 giovani hanno ripreso l’amara strada dell’emigrazione interna ed europea; per gli immigrati, nelle campagne vigono sistemi feudali e neoschiavisti, nell’industria-commercio-servizi la perdita del lavoro li espone -causa la famigerata legge Bossi/Fini – alla clandestinità.,ai CIE, all’espulsione.
Rinnovare il contratto di Settore Elettrico in piena crisi, significa innanzi tutto rivendicare il blocco dei licenziamenti , operare perché alla CIG si sostituisca la riduzione dell’orario di lavoro e l’abolizione del ricorso al lavoro precario , ed infine garantire un dignitoso recupero salariale senza il quale la condizione sociale si aggrava e rischia di detonare.
2) come si fa a non tenere conto del pesante apporto fornito dai sistemi energetici alla devastazione dell’ecosistema,avviato all’irreversibilità ?
Proseguire con i combustibili fossili e riproporre il nucleare è da criminali e/o da pazzi !
Ovvero, la risposta ai “ cambiamenti climatici e al Protocollo di Kyoto “, è lo sconvolgimento catastrofico e finale del pianeta !!
Quando invece la scelta strategica e ultimativa dovrebbe essere quella del “ tutto solare e rinnovabili” ! In grado di garantire entro il 2020 – entro i prossimi 10 anni – il 30% di fabbisogno elettrico e termico ; ed entro il 2050 ( sconfessando e travolgendo i piani del WEC = tutto carbone + nucleare ) il 70% del fabbisogno elettrico e il 90% di quello termico.
Così operando, la bolletta elettrica e termica va al dimezzamento, l’impegno economico è misurato e non ci sono costi aggiuntivi per inquinamento-discariche-bonifiche , la nuova occupazione in ricerca/produzione,installazione/manutenzione , si calcola in 1 milione di posti di lavoro, una svolta per il paese !
Di tutto ciò non troviamo traccia nelle piattaforme dei sindacati concertativi, visibilmente divisi su “ quisquilie e pinzillacchere” , ma sostanzialmente uniti ( anche sulla scadenza triennale del contratto, nonostante lo sgarro separato di Cisl-Uil sulla “ riforma contrattuale”) e culo/camicia con le controparti Enel-Edison-E on – A2A-Acea-Hera-Iride….
Così che Filcem-Uilcem-Flaei approvano le riconversioni a carbone di TorvaldaligaNord/Civitavecchia, di Porto Tolle/Rovigo, di Vado Ligure/Savona,….. , non si oppongono al ritorno del nucleare in Italia ( già consensualiall’estero:Francia,Slovacchia,Bulgaria,…) , sostengono la proliferazione di centrali a biomasse, di inceneritori e rigassificatori, degli incentivi – oltre la truffa del CIP6, quelli miserabili per comprare il consenso delle popolazioni - in una logica mercantile e corporativa.
A 10 anni di distanza dalla “liberalizzazione del settore elettrico”, velocizzata da Prodi-Bersani, la bolletta elettrica è aumentata del 45% , i lavoratori addetti si sono ridotti del 50%, l’efficienza energetica rimane limitata e la qualità del servizio difetta anche per la scarsità delle manutenzioni.
Da Filcem-Uilcem-Flaei che l’hanno sostenuta, nessun accenno di riflessione autocritica, anzi strada facendo hanno accordato la massificazione del lavoro precario e in appalto, la perdita dei diritti conquistati durante gli anni ’70, l’impossibilità di incidere con lo sciopero perché irrigimentato.
La Piattaforma per il Rinnovo Contrattuale – il cui decorso indichiamo in 2 anni, come lo era negli stimolanti anni’70 – prevede un congruo aumento salariale , una semplificata classificazione del personale, la stabilizzazione del lavoro precario,la sicurezza delle pensioni, la massima salvaguardia di sicurezza-salute dei lavoratori, allargata al territorio-ambiente con l’introduzione degli RLSA /rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza e all’ambiente.
Richieste Contrattuali, validità 1 luglio 2009 – 1 luglio 2011
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- aumento salariale pari a 150 euro, netti e uguali per tutti
- stabilizzazione del lavoratori precari e assunzioni solo a tempo determinato
- estensione della contrattazione aziendale in tutte le aziende del Settore
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- classificazione del personale :
abolizione attuali C2-C1-Cs = neo categoria B2
abolizione attuali B2-B2s-B1 = neo categoria B1
abolizione attuali B1s – Bs = neo categoria BS
abolizione attuali Bss-A1 = neo categoria A1
abolizione attuali A1s – As = neo categoria As
abolizione attuale Ass che confluisce nei quadri
passaggio automatico dalla cat.B2 alla Bs , dalla cat. A1 all’As
- uscita garantita dai Fondi Pensione Elettrici e riscatto 100% contributi versati; versamento del contributo aziendale nel TFR anche per i lavoratori che non aderiscono ai fondi
- raddoppio della formazione per la sicurezza lavoro, certificazione e curriculum
- introduzione dei RLSA in tutte le centrali di produzione,stazioni primarie/elettrodotti
- istituzione dei presidi medici nelle Zone Industriali –Artigianali e dei monitoraggi specializzati, finalizzati alla drastica riduzione delle malattie professionali/ambientali
- istituzione degli “ ispettori di distretto industriale”
Roma 30 giugno 2009 COBAS del LAVORO PRIVATO