2013

Meschine vendette repressive degli invalsiani

invalsi 6

A Roma un’intera classe sospesa per non aver risposto agli indovinelli; altrove, minacce a docenti, studenti e genitori

La ministra faccia annullare le illegali sanzioni e richiami all’ordine i pretoriani quizzomani

Il successo della “tre giorni” di scioperi contro la scuola-quiz e gli indovinelli Invalsi ha provocato una meschina e illegale reazione repressiva da parte di molti invalsiani, presidi e docenti. La burocrazia centrale dell’Invalsi – reclutata per lo più negli ambienti finanziari e della tecnocrazia economica – ha cercato di minimizzare i risultati della protesta fornendo dati fasulli, rilanciati dal MIUR e riferiti alle classi-campione, che costituiscono solo il 5% del totale, con la presenza degli ispettori, dei docenti più proni alla scuola-quiz e ove spesso gli scioperanti sono stati sostituiti o le prove sono state effettuate con due o tre studenti. Ma le decine di migliaia di docenti ed Ata in sciopero, l’esteso boicottaggio degli studenti alle Superiori e dei genitori alle Elementari e Medie e le molte  migliaia di classi che hanno rifiutato l’umiliante pratica quizzarola hanno ingigantito l’attenzione dei massmedia e il dibattito culturale nel paese - che ha coinvolto tanti noti docenti universitari, uomini e donne della cultura - fino ad insinuare dubbi consistenti anche nella nuova compagine ministeriale, a partire dalla ministra Carrozza e dal sottosegretario Rossi Doria. Cosicché il nervosismo, partito dai palazzi quizzomani, si è trasmesso tra gli esecutori invalsiani che, come spesso capita alla “bassa truppa”, si sono rivelati più realisti del re, dando vita a meschine e inaccettabili vendette repressive verso i docenti in sciopero e gli studenti “ribelli”.

Conclusa molto positivamente la “tre giorni” di sciopero contro la scuola-quiz

Invalsi 20

Contro gli indovinelli Invalsi hanno scioperato in tutto decine di migliaia di docenti e Ata

Oggi manifestazioni in sessanta città: a Roma incontro con la delegazione MIUR

Si è conclusa molto positivamente la “tre giorni” di scioperi contro la scuola-quiz e gli indovinelli Invalsi. Dopo le prime due tappe nelle Elementari e Medie, con migliaia di classi che hanno rifiutato l’umiliante pratica malgrado i pesanti interventi di molti presidi con illegali sostituzioni del personale in sciopero e “riorganizzazioni” del servizio, oggi lo sciopero ha coinvolto le scuole Superiori con risultati anche migliori di quelli precedenti. Complessivamente, nelle tre giornate, hanno boicottato la farsa quizzarola decine di migliaia di docenti ed Ata con circa diecimila classi che, grazie anche all’importante contributo delle famiglie e degli studenti, non hanno svolto gli indovinelli: e non ingannino i dati ministeriali, che si riferiscono alle sole classi-campione, poco più del 5% del totale, ove la pressione degli invalsiani e dei presidi è assillante.

Contro la scuola-quiz e gli indovinelli Invalsi proseguono gli scioperi. Oggi hanno scioperato le Medie,

prove invalsi
Giovedi 16 le Superiori con manifestazione al MIUR

Oggi la seconda tappa della “tre giorni” di sciopero contro la scuola-quiz e gli indovinelli Invalsi ha coinvolto la Scuola Media. Malgrado la presenza dei quiz all’esame di Terza Media – che costituiscono un vero e proprio ricatto invalsiano nei confronti di docenti, Ata e studenti – e il ripetersi, dopo quelli alle Elementari, di pesanti interventi di molti presidi con illegali sostituzioni del personale in sciopero e “riorganizzazioni” del servizio (verso le quali procederemo per via legale, trattandosi di azione antisciopero), e nonostante alle Medie i docenti in sciopero non abbiano i contributi degli studenti come alle Superiori o dei genitori come alle Elementari, altre migliaia di classi dopo quelle Elementari non si sono prestate ai distruttivi indovinelli Invalsi. Di particolare rilievo è stata oggi la richiesta di eliminare dall’esame di terza Media quella prova a quiz che ha provocato l’infestazione invalsiana dei libri di testo alle Medie e lo snaturamento dell’attività scolastica in miserrimo “teaching to test”, ossia arido e banale addestramento ai quiz.

Proseguono gli scioperi contro la scuola-quiz: il 14 maggio blocchiamo gli indovinelli alle Medie e il 16 alle Superiori

La ministra Carrozza: ridimensioniamo i quiz. Il sottosegretario Rossi Doria contro i quiz all’esame di Terza Media

Malgrado quanto affermato dal MIUR in occasione della prima giornata di sciopero contro la scuola-quiz, migliaia di classi alle elementari non si sono prestate ai distruttivi indovinelli Invalsi, nonostante i pesanti interventi di molti presidi e degli invalsiani su docenti ed Ata e le illegali  sostituzioni del personale in sciopero e “riorganizzazioni” del servizio, verso le quali procederemo per via legale, trattandosi di azione antisciopero che avevamo fortemente diffidato a compiere. Il dato fornito dal MIUR è ridicolo, perché si riferisce alle sole 1500 classi-campione, blindate da ispettori invalsiani e da presidi che vi si erano garantiti docenti “fedeli”: ma nulla dice il ministero sulle altre decine di migliaia di classi “normali” ove in tanti casi le prove sono saltate, grazie allo sciopero ma anche alla sacrosanta decisione di molti genitori di tenere i figli a casa.

15 Maggio 2013 – Nuova Giornata di mobilitazione e di Sciopero dei Lavoratori della Logistica

Continua la lotta per un contratto degno.

Il 22 marzo scorso vi è stata una grande giornata di sciopero e lotta che ha interessato molte province e regioni, dal Friuli, al Veneto, alla Lombardia, all’Emilia Romagna e al Lazio, con scioperi e picchetti che hanno coinvolto decine dei principali poli della logistica.

Parte bene la “tre giorni” di scioperi contro la scuola-quiz e la scuola-miseria

In migliaia di classi bloccati i quiz. il 14 sciopereranno le medie e il 16 le superiori.

Malgrado i pesanti interventi di molti presidi e degli “invalsiani”, nonostante le pressioni su docenti ed Ata perché si piegassero alla presunta obbligatorietà dei quiz Invalsi e gli illegali tentativi di sostituzione del personale in sciopero o di “riorganizzazione” del servizio, tradotta ammassando intere classi in un’aula per imporre gli indovinelli, la lotta contro la scuola-quiz e la scuola-miseria è oggi partita bene, nel primo dei tre giorni di sciopero convocati dai Cobas.

A Roma il 7 maggio assedio musicale al MIUR. Contro scuola-quiz e scuola-miseria il 7 scioperano materne ed elementari, il 14 le medie, il 16 le superiori

“Le prove Invalsi sono una mostruosità che può servire a premiare chi è dotato di buona memoria, non chi ha spirito critico. E’ il trionfo postumo di Mike Bongiorno in nome del cretinismo universale. Se tolgo allo studente che si sta formando l’abito alla critica, alla capacità di comprendere e di studiare storicamente, lo trasformo in un pappagallo dotato di memoria e nulla più, un suddito, non un soggetto politico. La cosa migliore sarebbe eliminare l’Invalsi e tutta la quizzologia di cui siamo circondati”.

I quiz Invalsi sono una mostruosità Contro la scuola-quiz e la scuola-miseria

Invalsi
Il 7 maggio scioperano materne ed elementari, il 14 le medie e il 16 le superiori.

Manifestazioni in numerose città, a Roma il 7 maggio (ore 10) sit-in al MIUR

“Le prove Invalsi sono una mostruosità, una cosa senza alcun senso, che può servire a premiare chi è dotato di buona memoria, non chi ha spirito critico. E’ il trionfo postumo di Mike Bongiorno in nome del cretinismo universale. Se tolgo allo studente che si sta formando l’abito alla critica, alla capacità di comprendere e di studiare storicamente, lo trasformo in un pappagallo dotato di memoria e nulla più, un suddito, non un soggetto politico. L’Invalsi e tutta la quizzologia di cui siamo circondati sono gli strumenti per ottenere questo pessimo risultato. La cosa migliore sarebbe eliminare l’Invalsi e restituire i test a chi li ha inventati”. Così Luciano Canfora, in una illuminante intervista, ha bollato ieri il distruttivo rito che dal 7 al 16 maggio si ripeterà nella scuola italiana con i quiz-Invalsi, imposti come presunta misura della qualità del lavoro dei docenti e degli studenti e come valutazione, velleitaria e strumentale, del livello di istruzione fornita dai singoli istituti.

E CONTINUANO A CHIAMARLA RAPPRESENTANZA E DEMOCRAZIA!

rsu

Mentre Napolitano benedice il nuovo governo Letta, ancora sostenuto dagli stessi partiti che avevano tenuto bordone al precedente, col compito di proseguire le medesime politiche economiche e sociali devastanti, sul versante sindacale Cgil, Cisl, Uil e Confindustria continuavano imperterrite a infierire sui diritti e sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici.

E la Cgil, in vena di prodezze, superava se stessa.

Infatti, prima fingeva di essere contraria all’intesa-capestro sulla “produttività” raggiunta da Cisl, Uil e Confindustria in novembre(una valanga di flessibilità scaricata sui lavoratori peggiorando il contratto nazionale, in particolare riguardo all’orario di lavoro e all’organizzazione dei turni).

La ministra robotica e gli indovinelli Invalsi. Gli scioperi di maggio contro la scuola-quiz e la scuola-miseria

Carrozza

Cara ministra Carrozza, innanzitutto complimenti per la rapidissima carriera politica, appena ieri capolista del PD in Toscana, evitando primarie e guerre per bande; e oggi già ministra della (Pubblica, speriamo) Istruzione. Ma ancor più congratulazioni per la sua biografia professionale “picomirandolesca”. Scienziata di fisica nucleare, bio-ingegnera (noi femminilizziamo i titoli) robotica e meccatronica, esperta di domo-robotica e neuro-robotica, risparmio energetico, biotecnologie e biomeccatronica; e in più rettora di Scuola superiore e supervisora di dottorandi e ricercatori, nonché conferenziera globale. Di fronte a tanta scienza, ogni dubbio sulla sua nomina dovrebbe sparire.

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

locandina WEB
Continua