2013

NATALE SOLIDALE CON I LICENZIATI COOP

Coop 1

Pieno successo della serata benefit per le spese legali dei licenziati COOP Centro Italia. Grande partecipazione alla serata del Natale solidale: stanotte 25 dicembre oltre 250 persone hanno partecipato, all’iniziativa promossa dai Cobas presso il centro sociale Germinal Cimarelli di Terni. Una serata di solidarietà con concerto della Concabanda e dj set per  i licenziati della COOP, che ha ottenuto dalle sottoscrizioni volontarie oltre 500 € per le spese legali per opporsi ai licenziamenti. Erano presenti anche altri lavoratori di punti vendita regionali della Coop che si sono confrontati sulle condizioni di lavoro.

Il COBAS LAVORO PRIVATO e la CONFEDERAZIONE COBAS, plaudono agli scioperi dei lavoratori del trasporto pubblico locale dell'ATAF di FIRENZE e della CTT NORD di PISA

IN LOTTA CONTRO LA NEFASTA PRIVATIZZAZIONE DISPOSTA DALLA GIUNTA RENZI , CHE STA PROVOCANDO GUAI INFINITI AI LAVORATORI E ALLA CITTADINANZA.

La giornata di sciopero del 5/12 , partecipata al 100% ha visto i lavoratori in piazza, sostenuti dai fiorentini nelle motivazioni a sostegno della mobilità pubblica, sottratta alla speculazione privata e alle molteplici carenze del servizio.

Oggi , lo sciopero continua con i lavoratori in assemblea permanente, nel mentre la RSU (15 Cobas  su 18 Rsu elette) ha imposto un tavolo all’Ataf  per risolvere da subito quanto attiene alla copertura delle turnazioni(senza straordinario), alla tutela della salute dei lavoratori, alla manutenzione e  potenziamento ecocompatibile del servizio pubblico.

Aria fritta per le province

CGIL-CISL-UIL, Governo, Anci e Conferenza delle Regioni hanno sottoscritto un indecoroso protocollo di intesa(.pdf) 

Al di là delle parole, il protocollo non salvaguarda lavoratori/trici e le funzioni fino ad oggi erogate dalle Province.

No all’addestramento coatto ai quiz Invalsi!

test_1

Non andremo a farci dire come insegnare dagli Invalsiani e dalle aziende!

Contro la scuola-quiz, boicottare l’Invalsi insieme agli studenti

Il varo definitivo del decreto-legge sulla scuola, pomposamente titolato “L’istruzione riparte” (ma per dove?), è stato salutato da un coro di elogi da parte dei sostenitori della scuola-miseria e della scuola-quiz, che hanno sottoscritto le valutazioni della ministra Carrozza la quale aveva affermato: “Dopo anni di sacrifici, di tagli alla cieca, questo decreto restituisce finalmente risorse e centralità al mondo dell’istruzione. Sono orgogliosa del lavoro fatto”. Risorse? Centralità? Ci sono forse massicci investimenti per una istruzione a cui lo Stato dedica solo l’8,4% della propria spesa contro una media nell’Unione Europea dell’11%? Per rendere gli istituti scolastici (gran parte dei quali è a rischio) degni di una scuola di qualità? Per restituire finalmente salario a docenti ed Ata, che, con i contratti e gli scatti di anzianità bloccati, hanno perso il 15% del reddito negli ultimi cinque anni e sono il finalino di coda delle retribuzioni europee? Macché!! Carrozza e i suoi fans cercano di rendere un elefante il topolino dei 115 milioni per borse di studio agli studenti (su cui ovviamente non si sputa) e l’altra manciata di milioni (una quarantina in tutto) per evitare la “dispersione scolastica” e per mandare docenti ed Ata nei musei.

TELECOM ITALIA : VIA LA CONFUSIONE.

image001

Le vicende di Alitalia di queste ore ci fanno capire innanzitutto quanto marcio, inefficace, inutile e distante sia il sistema politico istituzionale dai problemi reali del Paese.

Analisi della riforma delle Forze Armate

Sulla legge delega 244/2012 e sullo schema di decreto
legislativo

Basta con l’austerità: molte centinaia di migliaia di lavoratori/trici in sciopero il 18 ottobre.

Oltre 50 mila manifestanti riempiono P. S. Giovanni e vi si accampano.

E domani saremo al corteo dei Movimenti per l’abitare (P. S. Giovanni, ore 14)

Basta con l’austerità e con i suoi governi in Italia e in Europa, basta con i sacrifici per i settori più deboli e indifesi della società. Questo il leit-motiv dello sciopero generale di oggi, promosso dai Cobas, dall’Usb e da altre strutture del sindacalismo conflittuale, che ha bloccato migliaia di posti di lavoro e registrato parecchie centinaia di migliaia di scioperanti, nella scuola, sanità, pubblico impiego, Telecom, trasporti urbani, principali fabbriche a partire dal gruppo Fiat, trasporto aereo e controllori di volo. La protesta si è indirizzata in particolare contro la Legge di (In)stabilità, imposta dal governo Letta e da quel partito unico dell’austerità PD-PdL che, al di là delle baruffe politicanti tra consorterie, prosegue di comune accordo la disastrosa politica di tagli e sacrifici che ha aggravato, con conseguenze drammatiche per milioni di persone, la crisi in Italia: come è avvenuto negli altri paesi del Sud Europa costretti dagli Stati tedesco e nordeuropei e dalle loro strutture di servizio (Commissione Europea, BCE, trojka, governi succubi degli altri paesi), ad una recessione micidiale. E’ una politica che infierisce a senso unico contro i salariati, i disoccupati,  i precari, i pensionati poveri e buona parte del piccolo lavoro “autonomo”, tagliando incessantemente servizi pubblici e beni comuni, reddito e pensioni, investimenti nella scuola e nella sanità pubbliche, aumentando disoccupazione e precarietà, gettando in strada chi la casa o gli affitti non riesce più a pagarli, massacrando i diritti sindacali, monopolizzati dalla oligarchia complice Cgil-Cisl-Uil.

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

locandina WEB
Continua