La spending review continua a tagliare salari, servizi e posti di lavoro

spending

Lo scorso 31 dicembre è scaduto il termine entro cui avrebbe dovuto essere emanato il D.P.C.M, previsto dall’art. 16 del d.l. “spending review”, inerente le riduzioni di personale nella Pubblica Amministrazione e nello specifico per gli enti locali.

Con la fine dell’anno, il Dpcm specifico per comuni, regioni e province, la cui emanazione era prevista  da parte del Ministero Funzione Pubblica, viene archiviato e con esso vengono intanto fortunatamente sospesi i tagli preventivati per il personale delle autonomie locali.

Ovviamente i tagli sono rinviati a dopo le elezioni e in base ai vincitori saranno stabilite alcune priorità (parliamo sempre di tagli ma con le elezioni alle porte molti sindaci si sarebbero potuti trovare in seria difficoltà a giustificare la manovra del Governo).

La crisi governativa e le elezioni rinviano di pochi mesi i provvedimenti visto che tutti e 3 i principali schieramenti (Monti, Berlusconi e Bersani) hanno votato la spending review e potranno esserci differenze su dove e come tagliare ma di certo nessuna coalizione ha in programma la cancellazione della spending review.

Nel frattempo gli 8 mila comuni e le 86 province possono respirare anche se i problemi arriveranno nel 2014.

Ricordiamo che la spending review prevedeva “i parametri di virtuosità per la determinazione delle dotazioni organiche degli enti locali,tenendo prioritariamente conto del rapporto tra dipendenti e popolazione residente” con tagli sicuri per gli enti locali che avessero superato di più del 40% questo rapporto, mentre per gli altri si prefiguravasolo (si fa per dire) il blocco delle assunzioni.

Nel frattempo stanno arrivando gli insostenibili tagli alla spesa sanitaria (riduzione dei servizi alla cittadinanza, tagli agli appalti con perdita di salario e posti di lavoro).

Le regole (ossia i tagli) della spending  varranno anche per le società in house e per le società controllate dai Comuni che già hanno in cantiere i tagli dei buoni pasto e della spesa del personale.

La spending review non va concertata, i tagli vanno solo respinti !

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