Uno sciopero di facciata non può bastare a proposito dello sciopero di venerdì 22 marzo 2013 alla DICO

Oggi e' stato proclamato uno sciopero dalla triplice, con presidio alla  sede di coop italia a Bologna.Circa 200 dipendenti si sono trovati al presidio,per lo piu provenienti dalla Campania, tre pulman, una quarantina dalla sede di Prato,una decina da Bologna. La tempistica con la quale e' stato indetto lo sciopero a fatto si che altre realta' non  riuscissero a partecipare.

L' intento delle rsa della triplice che avevano indetto lo sciopero era  di strappare  ai dirigenti coop un
impegno di eventuale reintegro degli eventuali lavoratori che non avrebbero trovato occupazione nella nuova azienda , ma i dirigenti coop che si trovavano in sede proprio per ratificare l'accordo non hanno voluto impegnarsi se non in una partecipazione al prossimo incontro del 28, questo per traghettare l dipendenti nella nuova societa'. Mentre le rsa campane non erano soddisfatte di questa pochezza, un paio di dirigenti locali  cgil, uno di prato e l' altro di Bologna si  prodigavano ad incensare l'accordo raggiunto dichiarandolo un, buon risultato.
Gli animi si scaldavano perche i lavoratori che con grande sacrificio erano arrivati la Bologna e e stavano per tornare a casa praticamente senza alcuna assicurazione sul loro futuro, i lavoratori non si accontentavano della passeggiata in terra emiliana, volevano continuare  mantenendo un presidio e magari indire un nuovo  sciopero. Ebbene questi lavoratori erano invitati dai due dirigenti cgil a raccogliere il "buon risultato" , con frasi fumose e promesse vaghe, invitati tornare a casa, magari anche esclusi dall'incontro nazionale del 38 marzo.
Non possiamo certo accontentarci di scioperi di facciata e farci rinfacciare dai sindacati che in tempi di crisi è meglio non abusare dello sciopero visto che proprio con lo sciopero nella logistica si sono ottenuti risultati importanti. In conclusione una giornata persa per i lavoratori, specialmente quelli campani  fortemente motivati tornati a casa con un  pugno di mosche
Da parte dei Cobas, presenti oggi a Bologna, l'impegno a continuare nella mobilitazione certi che solo con la nostra presenza eviteremo accordi a ribasso e ulteriori svendite dei nostri diritti.

La COOP HA COMMESSO UN GRAVE ERRORE SVENDENDO I DISCOUNT E QUESTA SVENDITA NON VA FATTA PASSARE SOTTO SILENZIO

COBAS LAVORO PRIVATO

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

locandina WEB
Continua