AUDIZIONE COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA 22/X/2014
NOTE DELLA CONFEDERAZIONE COBAS SUL JOBS ACT
Deputate e deputati della Commissione Lavoro della Camera,
vi ringraziamo di adempiere alla istituzionale funzione legislativa attraverso l’audizione di soggetti sociali naturali e competenti, seppur nella consapevolezza che questa funzione è stata snaturata e svilita dal reiterato abuso governativo del “ voto di fiducia”, che di fatto esautora il Parlamento, relegandolo a mero spettatore di decisioni altrui.
Così è anche e soprattutto per il “ Jobs Act”, uno dei pilastri del governo Renzi, perseguito addirittura attraverso lo strumento della “ legge delega” , ovvero il mandato il bianco al governo con l’imposizione del voto di fiducia (vedi Senato e quasi certo uso alla Camera) che cancella la funzione precipua delle Assemblee Elettive.
Il disegno governativo – tra estensione del “ lavoro a termine e apprendistato” (già introdotti con voto di fiducia), il Jobs Act e la rottamazione della Legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori) – segna la distruzione dei diritti e della dignità dei lavoratori, per ridurli tutti/e nella condizione di subalternità all’impresa e alla precarietà dell’esistenza, con annessa perdita di potestà democratica che trasforma il cittadino-lavoratore in misero suddito-esecutore.
Il governo Renzi sostiene che tutto ciò è necessario per ridare vigore al mercato del lavoro, reso stagnante da “ regole antiquate che hanno discriminato tra garantiti e non” .
Ma in questi provvedimenti c’è solo la liquidazione dei diritti conquistati a caro prezzo dalle lotte sindacali e sociali degli anni ’70, senza alcuna garanzia dell’eliminazione dei “51 contratti atipici” , con i quali i governi di centrodestra e centrosinistra hanno moltiplicato la precarietà e favorito a dismisura il conveniente utilizzo del lavoro nero.
La giungladelle 400.000 “false partite IVA” , dei 650.000 “lavoratori a progetto”, delle migliaia di lavoratori ” volontari e gratuiti”(vedi EXPO), e di altri milioni di lavoratori sottoposti per rabbia di fame a infami soluzioni di lavoro precario,non viene disboscata attraverso il Jobs Act,in quanto il suo compito è di cancellare le tutele conquistate (di annullarne e/o deprecarne la stessa memoria) “ così da non introdurle a chi ora non ne ha” !
Un abominio che ci porta indietro almeno al dopoguerra.
Che esclude i lavoratori dal contributo democratico che hanno sempre fornito al benessere sociale generale e alla società tutta .
Che commissaria gli Enti Locali negandogli sovranità popolare “ per l’interesse strategico nazionale (vedi disegno di legge “ Sblocca Italia”) .
Che elimina i “beni comuni a partire dall’acqua”, privatizzandoli.
Che devasta ambiente e paesaggio,cementificando suoli e città, per interessi speculativi(vedi per ultimo Genova, Parma, Maremma,………).
Che distrugge democrazia , disponendo un modello di società corporativo e autoritario.
Non smetteremo di denunciarlo in ogni dove !
Nel mentre ci accingiamo a contrastare con scioperi e manifestazioni il disegno governativo ( che si avvale anche di una manovra finanziaria devastante per i ceti popolari) , come quelli già avvenuti il 10 e 16 ottobre nei Settori Scuola e Logistica , e con il prossimo sciopero generale di tutte le categorie e attività proclamato per il 14 novembre.
Roma 22.10.14 CONFEDERAZIONE COBAS