I SERIAL KILLER DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE PADRONI + MANAGER DI STATO E PRIVATI CONDANNATI O SOTTO INCHIESTA
dopo Montedison/P:Marghera,
ThyssenKrupp/Torino,Eternit/CasaleMonferrato,
Tav/Mugello,Stoppani/Genova,Solvay/SpinettaMarengo,
Montedison/Bussi(Pe),Viareggio/FS
Enel/Porto Vesme,Tirreno Power/Vado Ligure(Sv),
ora Enel/Porto Tolle…..
Di lutti e malattie croniche, di devastazioni ambientali , è impestato il “ Bel Paese”.
La catena è interminabile – tra il 2020 e 2040 ci sarà il picco di morti “da amianto”– mentre si scovano-denunciano-condannano i crimini del capitalismo italiano, pubblico e privato.
La strada è ancora lunga per sanare questa pandemia, ma una certa coscienza del terribile danno “causa-effetto delle produzioni nocive” si sta diffondendo in più Tribunali, con condanne severe ed onerosi risarcimenti, “ l’unica lezione che i killer capiscono” !
Ma nella crisi occupazionale e sociale , con lavori solamente precari e malpagati, si diffonde la minor sicurezza dei luoghi di lavoro e i governi vengono incontro ai padroni riducendo al minimo le normative e le sanzioni in termini di prevenzione e cautela.
E’ del 31 marzo la condannaa” 3 anni + 5 di interdizione dai pubblici uffici”,degli ex AD/EnelTesta e Scaroni(ora AD/ENI) per “ disastro ambientale altri reati dovuti alla C.le di Porto Tolle”.
Il ciclo di produzione termoelettrica vede pesantemente sotto accusa l’ENEL-fino al ’92 Ente Nazionale, poi Spa e dal ’99 , anno della liberalizzazione voluta da Prodi-Bersani , cedente il 50% della produzione ai privati A2A,Edison,Tirreno Power- per “attentato alla salute e ambiente”.
Nella sentenza che condanna gli ex AD-Enel viene evidenziato il “ nesso causale tra le emissionidella centrale e le conseguenze sulla popolazione,….tanto da essere l’unica fonte di inquinamento tra la provincia di Rovigo e quella di Mantova”! I due compari erano già stati giudicati dalla Cassazione “ con reati prescritti ,nonostante “aver mantenuto la C.le inquinante, in quanto troppo oneroso era l’ambientamento !”
Inoltre l’ENEL è stata condannata a una” provvisionale di 410milioni,da corrispondere a 9 parti civili”( erano di più, ma molti Comuni e Enti, tra cui il Parco Delta del PO, hanno transato con l’Enel) .In tutto,Enel ha già sborsato oltre 1miliardo,ora il Tribunale Civile dovrà quantificare il danno reale: secondo l’ISPRA pari a 3,6 miliardi( 2,6 per danni sanitari + 1 per omessaambientalizzazione), una bella tegola per Enel che non naviga in belle acque con un debito di 40 miliardi , ma che scaricherà questo onere colposo come sempre sul costo delle bollette,già salate!
ENEL è sotto inchiesta anche per le centrali a carbone di Brindisi,Civitavecchia, Genova,Marghera,Rossano,Porto Vesme, ed insiste per trasformare a carbone la stessa Porto Tolle , nonostante la bocciatura del Tar e le presenti condanne..
Centrali a carbone, dove insieme ai cementifici, si intende bruciare anche il “ CSS-Combustibile da Rifiuti”,una schifezza tremendamente inquinante, condannata da ambientalisti e dalla Rete Rifiuti Zero, la cui infame produzione continua ad essere incentivata da provvidenze governative.
La dismissione di centrali termoelettriche e di inceneritori-discariche(per il riciclo-riuso dei materiali post consumo),l’ecocompatibilità delle produzioni industriali ed agricole,la tutela dei bacini idrografici- qualità delle acque e il risanamento idrogeologico,lo stop alla cementificazione dei suoli e delle “grandi opere”(inutili,costose,dannose) : sono il “programma di sviluppo alternativo”per il quale si batte gran parte della popolazione -che in 27milioni ha corrisposto al vittorioso referendum del 2011 – scontrandosi con padroni e governi che continuano ad alimentare
crimini umani,sociali e ambientali.
La Terra dei Fuochi,Taranto,Bussi,Casale Monferrato,Vado Ligure,Porto Marghera,Porto Torres,Porto Tolle…….sono le ulteriori pietre tombali della criminalità capitalistica, su cui le denunce e le mobilitazioni in corso puntano il dito, per ↑ Go to the topsmettere di piangere i morti e i disastri.
Indicando nell’immediato le bonifiche e l’azione risarcitoria. Allo stesso tempo in cui tra presa di coscienza e presidio del territorio, imporranno la salvaguardia dell’ecosistema,vita sana e collettiva.
Roma 4.4.14 CONFEDERAZIONE COBAS